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mercoledì 8 agosto 2018

Il primo libro di poesie vestito da una stilista d’Alta Moda


CONTRO-VERSI, POESIE PRET-A-PORTER
E' stato presentato domenica 10 dicembre 2017 a Più Libri Più Liberi
nella Nuvola di Fuksas alla presenza dell’autrice Manuela Minelli, 
della stilista Sabrina Persechino e dell’attrice Ombretta Marzi

E' stato un evento letterario, ma anche modaiolo, l’uscita dell’ultimo libro della scrittrice e giornalista Manuela Minelli, “Contro-Versi Poesie prét-à-porter”, il primo e unico libro di poesie “vestito” con le stoffe preziose della stilista d’Alta Moda, Sabrina Persechino, che è stato presentato in anteprima domenica 10 dicembre alle ore 15,30, nella sala Giove, nell’ambito della fiera editoriale “Più libri più liberi” che quest’anno tenuta nella Nuvola di Fuksas.
Si tratta di quarantaquattro liriche, che trattano temi di grande attualità, i più disparati, dalla guerra dei Balcani alla tragedia dei migranti, dal fenomeno della pedofilia, agli incendi dei boschi italiani, ma si parla anche di bellezza e di amore, inteso non solo come ricerca dell’anima gemella, ma anche in senso universale. Le poesie di Manuela Minelli sono divise in colori che rappresentano i chakra, ossia i centri d’energia che scorrono nel nostro corpo, ma anche i sentimenti che passano nell’animo umano, passione, dolore, rabbia, disperazione, allegria, gioia di vivere, ricerca della felicità, e sono illustrate dalla matita dell’illustratrice Giulia Gorga e vestite con materiali pregiati dell’atelier di Sabrina Persechino Alta Moda.
Ogni copia del libro è numerata e unica, poiché ogni disegno del libro è stato lavorato a mano dagli allievi del liceo artistico Alessandro Caravillani, che hanno trascorso settimane nell’atelier Persechino a scegliere, ritagliare, incollare, tulle e cachemire, sete, paillettes e filati preziosi, cosicchè ogni copia di questo singolare libro è unica, impossibile trovarne due uguali.
Ma, chiediamo all’autrice che è al suo quinto libro, come le è venuta l’idea di “vestire” un libro di poesie.
Ho voluto far scendere dal piedistallo la Poesia, ovvero un mondo che è un po’ un élite riservata ai pochi adepti che frequentano presentazioni di libri, spesso noiose, e che si ritrovano in salotti di letterati accademici, avvicinanando la Poesia, sì alla moda, ma anche all’uomo della strada, perché sono convinta che la poesia debba essere fruibile anche dalla casalinga e dal pendolare che ogni giorno sale in metropolitana per andare in ufficio. Mi piaceva anche realizzare un libro che non venga dimenticato nello scaffale più inaccessibile della libreria, ma che sia allegro e leggibile, che non si confonda con nessun altro e che sia un qualcosa di unico e irripetibile. Ho chiesto così all’illustratrice Giulia Gorga di interpretare le mie poesie con le sue matite e a colei che è una firma prestigiosa dell’Alta Moda Italiana, Sabrina Persechino, di abbigliare i disegni di Giulia con le sue stoffe pregiate. All’editore Marco Limiti di Progetto Cultura, l’idea è piaciuta moltissimo, e così abbiamo realizzato il primo – e per ora unico – libro di poesie “vestite”.
L’idea di poesia democratica della scrittrice e poetessa Manuela Minelli è piaciuta subito a Sabrina Persechino, architetto e nome noto e rappresentativo dell’Alta Moda Italiana, che da sempre sente la necessità di comunicare che la moda è espressione culturale, nonché forte manifestazione storico-politico-sociale del momento temporale che l’attraversa.
Vestire le poesie di Manuela Minelli sulle illustrazioni di Giulia Gorga, risponde all’obiettivo primario della mia attività di architetto – spiega la stilista – Creare collezioni attraverso un percorso di lettura e interpretazione dell’arte in cui sia evidente l’interconnessione tra moda e disegno architettonico, mediante l’utilizzo di tessuti, applicazioni, lavorazioni artigianali e pitture. Così, proprio per rafforzare il messaggio per cui la moda è arte, architettura e cultura, ho deciso di vestire i versi dell’autrice, progettando questa bizzarra collezione prét-à-porter con i ragazzi del Liceo Artistico Alessandro Caravillani di Roma, con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni che si formano oggi e che sono l’espressione del nostro futuro, che ogni nostra manifestazioni grafica, letteraria artistica in generale, non è fine a sé stessa, ma lascia un segno indelebile, una traccia, per cui vale la pena tutto l’impegno di cui siamo capaci”.



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