CONTRO-VERSI, POESIE PRET-A-PORTER
E' stato presentato domenica 10 dicembre 2017 a
Più Libri Più Liberi,
nella Nuvola di Fuksas alla presenza dell’autrice Manuela
Minelli,
della stilista Sabrina Persechino e dell’attrice Ombretta Marzi
E' stato un evento letterario, ma anche modaiolo, l’uscita dell’ultimo libro della
scrittrice e giornalista Manuela Minelli, “Contro-Versi Poesie prét-à-porter”,
il primo e unico libro di poesie “vestito” con le stoffe preziose della
stilista d’Alta Moda, Sabrina Persechino, che è stato presentato in anteprima
domenica 10 dicembre alle ore 15,30, nella sala Giove, nell’ambito della fiera
editoriale “Più libri più liberi” che quest’anno tenuta nella Nuvola di
Fuksas.
Si
tratta di quarantaquattro liriche, che trattano temi di grande attualità, i più
disparati, dalla guerra dei Balcani alla tragedia dei migranti, dal fenomeno
della pedofilia, agli incendi dei boschi italiani, ma si parla anche di
bellezza e di amore, inteso non solo come ricerca dell’anima gemella, ma anche
in senso universale. Le poesie di Manuela Minelli sono divise in colori che
rappresentano i chakra, ossia i centri d’energia che scorrono nel nostro corpo,
ma anche i sentimenti che passano nell’animo umano, passione, dolore, rabbia,
disperazione, allegria, gioia di vivere, ricerca della felicità, e sono
illustrate dalla matita dell’illustratrice Giulia Gorga e vestite con materiali
pregiati dell’atelier di Sabrina Persechino Alta Moda.
Ogni
copia del libro è numerata e unica, poiché ogni disegno del libro è stato
lavorato a mano dagli allievi del liceo artistico Alessandro Caravillani, che
hanno trascorso settimane nell’atelier Persechino a scegliere, ritagliare,
incollare, tulle e cachemire, sete, paillettes e filati preziosi, cosicchè ogni
copia di questo singolare libro è unica, impossibile trovarne due uguali.
Ma,
chiediamo all’autrice che è al suo quinto libro, come le è venuta l’idea di
“vestire” un libro di poesie.
“Ho voluto far scendere dal piedistallo la
Poesia, ovvero un mondo che è un po’ un élite riservata ai pochi adepti che
frequentano presentazioni di libri, spesso noiose, e che si ritrovano in
salotti di letterati accademici, avvicinanando la Poesia, sì alla moda, ma
anche all’uomo della strada, perché sono convinta che la poesia debba essere fruibile
anche dalla casalinga e dal pendolare che ogni giorno sale in metropolitana per
andare in ufficio. Mi piaceva anche realizzare un libro che non venga
dimenticato nello scaffale più inaccessibile della libreria, ma che sia allegro
e leggibile, che non si confonda con nessun altro e che sia un qualcosa di
unico e irripetibile. Ho chiesto così all’illustratrice Giulia
Gorga di interpretare le mie poesie con le sue matite e a colei che è una firma
prestigiosa dell’Alta Moda Italiana, Sabrina Persechino, di abbigliare i
disegni di Giulia con le sue stoffe pregiate. All’editore Marco Limiti di
Progetto Cultura, l’idea è piaciuta moltissimo, e così abbiamo realizzato il
primo – e per ora unico – libro di poesie “vestite”.
L’idea
di poesia democratica della scrittrice e poetessa Manuela Minelli è piaciuta
subito a Sabrina Persechino, architetto e nome noto e rappresentativo dell’Alta
Moda Italiana, che da sempre sente la necessità di comunicare che la moda è
espressione culturale, nonché forte manifestazione storico-politico-sociale del
momento temporale che l’attraversa.
“Vestire le poesie di Manuela Minelli sulle
illustrazioni di Giulia Gorga, risponde all’obiettivo primario della mia
attività di architetto – spiega la stilista – Creare collezioni attraverso un percorso di lettura e interpretazione
dell’arte in cui sia evidente l’interconnessione tra moda e disegno
architettonico, mediante l’utilizzo di tessuti, applicazioni, lavorazioni
artigianali e pitture. Così, proprio per rafforzare il messaggio per cui la
moda è arte, architettura e cultura, ho deciso di vestire i versi dell’autrice,
progettando questa bizzarra collezione prét-à-porter con i ragazzi del Liceo
Artistico Alessandro Caravillani di Roma, con l’intento di trasmettere alle
nuove generazioni che si formano oggi e che sono l’espressione del nostro
futuro, che ogni nostra manifestazioni grafica, letteraria artistica in
generale, non è fine a sé stessa, ma lascia un segno indelebile, una traccia,
per cui vale la pena tutto l’impegno di cui siamo capaci”.
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