“IL SIGILLO DEL DRAGO INFINITO” – I CUSTODI DEI FRAMMENTI
DI MARIA STELLA BRUNO
Ho letto il primo volume de “Il Sigillo del Drago Infinito” di Maria Stella Bruno, intitolato “I Custodi dei frammenti”, pubblicato in versione digitale nel 2012 dalla Edizioni Il Pavone. La saga si compone di due volumi, il secondo dei quali uscito l’anno seguente, nel 2013, avente per titolo “La Spada e il Drago”. Il genere è un misto fra romanzo d’avventura e fantasy, fra romanzo epico e leggenda. Non tratta i personaggi di fantasia che solitamente “albergano” in queste storie, bensì di fatti che potrebbero essere realmente accaduti, in un Medioevo “alternativo”. Banditi dunque orchi, fate e folletti, ecco che sono i
luoghi ad essere stati creati dall’immaginazione dell’autrice. Alla base della storia c’è un mitico libro di profezie, che diventerebbe molto pericoloso se finisse in mani sbagliate. Il Drago a cui allude il titolo, non è un animale mitologico, bensì un sigillo. La storia potrebbe essere sintetizzata come un viaggio fantastico che i protagonisti, in lotta contro il tempo per impedire che un pericoloso libro di profezie venga ritrovato, compiono soprattutto dentro di sé, al fine di distinguere la verità dalle apparenze, e i veri ideali da chi possiede solo brama di potere.
Vorrei fare prima di tutto i complimenti all’autrice per la fantasia dimostrata nel riuscire a concepire e soprattutto gestire una trama così complessa. Il lettore avrebbe rischiato di perdersi, se la Bruno non avesse saputo condurlo per mano e con abile maestria, nei meandri della storia. Anche solo per il fatto di riuscire a ricordare i nomi dei personaggi e di tutti i luoghi presenti nella storia. Davvero brava!
Maria Stella Bruno ha tratto ispirazione da una mappa, che ha disegnato per gioco e che compare all’inizio dell’opera. Da qui ha creato un’ambientazione fantastica dove ha inserito popoli, culture e costumi. Safav, giovane contadino, appare un uomo come tanti, non fosse che egli ha vissuto un immenso dolore. Tornato al suo villaggio, Xatum, lo ha trovato in fiamme e distrutto. La famiglia uccisa. La sua missione diventa quindi quella di scoprire l’autore del misfatto per ottenere giustizia. Insieme ad altri personaggi (dai nomi difficili!) egli si propone di impedire una minaccia che incombe: la brama di potere di un solo uomo, che nega la pace. Phalaha, detto “Il Corvo Nero”, ambisce infatti a riunire i sette frammenti di una chiave che apre un libro di profezie. Un libro che gli svelerebbe il futuro e lo renderebbe signore incontrastato. Per impedirlo, Safav, Inoha e Ajhall (ve lo avevo detto che erano difficili!) vivranno numerose avventure. Ma sulla trama non posso svelarvi di più.
L’ebook si compone di 400 pagine, come ogni buon libro di genere. Nonostante io prediliga altri tipi di romanzo, devo dire che questo della Bruno si legge molto volentieri, grazie allo stile scorrevole dell’autrice. Anche la prosa è tipica del romanzo epico, che la Bruno riesce ad evocare in maniera più che egregia. I personaggi si presentano molto ben delineati, e rappresentano varie sfaccettature dell’essere umano. Essi incarnano gli stati d’animo dell’intera umanità. È come se l’autrice narrasse una leggenda, totalmente verosimile, e noi, durante la lettura, dimenticassimo che la storia sia nata interamente dalla sua fervida fantasia.
Se amate questo genere, un mondo fantastico vi attende. Se non lo amate, potrete scoprire una “nuova dimensione”. E le avventure dei protagonisti continueranno in un secondo volume.
Cristina Biolcati
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