a cura di Cristina Biolcati
“Scritturati” dà il benvenuto a
Roberto Re, uno scrittore nato nel 1976 a Lanzo Torinese. Nel 2013 ha
pubblicato un romanzo fantasy “La Valle dei Dimenticati” con la casa editrice
GDS, e in seguito il racconto “L’ultimo tramonto”, inserito nell’antologia
“Dreamscapes – I racconti perduti”. Nel dicembre 2013 è uscito, sempre con
GDS, il primo romanzo della serie
incentrata sulle indagini dell’ispettore Morelli, un thriller dal titolo “Il
killer delle fiabe”. Roberto ci parlerà di questo libro, e soprattutto di un
interessante progetto benefico che lo vede coinvolto.
Lasciamo subito la parola
all’autore.
Ciao e grazie
a voi! Il passaggio dal fantasy al thriller è avvenuto senza doverci nemmeno
pensare troppo, semplicemente perché sono i miei due generi preferiti. Leggo
molto sia di uno che dell’altro e, dopo essermi tolto qualche soddisfazione con
il primo, ho voluto tentare anche la strada del secondo. Così, per curiosità.
Come spesso capita, a forza di leggerne ti viene la voglia di scriverne…
“Il killer delle fiabe” è ambientato a Torino. Puoi
parlarci della trama, e delle difficoltà che hai incontrato ad ambientare il
Italia un thriller in stile americano?
La trama è
incentrata su un Ispettore di Polizia, Luca Morelli, che si ritrova coinvolto
nelle indagini su una serie di omicidi dove l’assassino lascia, come firma, dei
libri di fiabe sulle scene dei crimini. Fiabe delle quali si è servito per
inscenare e ricostruire i delitti. Ed entrando sempre più in profondità con le indagini,
si troverà a dover affrontare un passato della sua famiglia del quale era
all’oscuro e che lo collega agli omicidi.
Le difficoltà
sono state, più che altro, quelle di attenermi alla realtà degli schemi
investigativi affinché risultasse credibile, e studiare il simbolismo delle
fiabe nei loro significati meno piacevoli. Il fatto di ambientarlo in un
contesto geografico conosciuto, però, mi ha aiutato a muovere personaggi e
trama senza intoppi.
Non c’è stata
una vera e propria ispirazione verso qualche autore in particolare, anche se mi
ha ovviamente fatto piacere essere accostato alla Cornwell o Patterson, pur
dovendo ancora mangiarne di pane. Nei thriller adoro i romanzi, sia scritti da
soli sia insieme, da Douglas Preston e Lincoln Child. Il modo in cui riescono a
tenerti incollato alle pagine è incredibile, oltre ad aver dato vita ad un
personaggio, Aloysius Pendergast, che reputo uno dei più riusciti nella
letteratura thriller. Ecco, il giorno in cui riuscirò a dar vita a qualcosa di
simile allora sì, che potrò ritenermi soddisfatto
C’è qualcosa di Roberto Re nell’ispettore Luca Morelli,
il protagonista del tuo libro? E come nasce questa figura di “anti-eroe”, che
mette in luce i vizi e le debolezze dell’essere umano?
Forse c’è fin
troppo. Nel senso che ha buona parte dei miei difetti, ma enfatizzati ancora di
più. Non sopporta le regole, non gli importa di come appare e di essere
giudicato,non gli importa che la gente intorno accetti o condivida il suo modo
di essere e di vivere. Rispetto a lui, credo almeno di essere un po’ più
socievole, ma abbiamo entrambi un carattere abbastanza difficile da far
accettare a chi vuole starci vicino.
La sua figura
nasce dal non volere un personaggio perfetto da serie televisiva, ma qualcuno
che rappresentasse l’uomo normale con tutti i suoi difetti e “scazzature”
possibili. Qualcuno in cui fosse possibile immedesimarsi anche nella vita
quotidiana, perché tutti abbiamo le nostre rogne e i nostri fantasmi.
Riguardo ai personaggi secondari, a quale sei più
affezionato, oppure ti ha dato maggior soddisfazione creare?
Devo ammettere
che Morena è un’ottima sparring-partner, a volte ho dovuto frenarle la lingua o
impedirle di appendere al muro Morelli. Come co-protagonista credo che si sia
fatta valere, perché le sue qualità compensano le mancanze del
collega/compagno. Ed è molto paziente…
Una cosa che ho trovato geniale, all’interno del libro,
è stato quel “cameo” in stile Alfred Hitchcock che hai inserito. Puoi dirci
com’è nata l’idea?
È nata come
una curiosità, francamente. Volevo vedere se attirava più sorrisi o più
commenti del tipo “ma guarda questo, che esibizionista”. Direi che la prima sta
vincendo alla grande per distacco. Chissà, magari potrei ripeterlo in futuro!
Hai promesso che “Il killer delle fiabe”avrà un
seguito. Possiamo contarci?
Assolutamente
sì. Quello del “killer delle fiabe” è un progetto che si svilupperà in tre
volumi. Il secondo uscirà tra l’estate e l’autunno di quest’anno, e la
conclusione al prossimo anno. Sarebbe stato troppo lungo da far stare tutto in
un unico volume, e altrettanto troppo diluirlo maggiormente. Se poi dovessi
vedere che la storia appassiona, potrei proseguirla con avventure singole.
Comunque, la trilogia completerà totalmente la storia principale.
E veniamo ora al progetto benefico che, a parer mio, ti
fa molto onore. Chi acquisterà il tuo libro farà anche un’opera di bene. Vuoi
parlarci di questa iniziativa?
È una
iniziativa che porto avanti con ogni nuova pubblicazione, a favore della Lida
Olbia. E questa volta ancora di più, dopo i problemi che hanno avuto dopo
l’alluvione. Per spiegarla semplicemente, sono eventi che apriamo su Facebook.
Grazie alla clausola che mi permette di acquistare copie del romanzo a prezzo
scontato ne faccio un po’ di scorta, nell’evento vengono rivendute a prezzo
pieno (tutte con dedica, visto che le spedisco io), trattengo la cifra che
avevo speso e tutto il resto viene girato alla Lida Olbia. Nel caso del killer,
si tratta di 5€ puliti per ogni copia.
Roberto, ti
ringraziamo per la tua disponibilità e ti facciamo un immenso in bocca al lupo
per la tua attività di scrittore. Solitamente a
“Scritturati” concludiamo l’intervista chiedendo all’autore di lasciare un
omaggio ai lettori. Nel tuo caso, ti chiedo: cosa devono fare le persone per
acquistare il tuo libro e quindi partecipare alla raccolta fondi?
Semplicemente,
venire su questa pagina e richiedere la copia lasciando un messaggio. Tutti gli
interessati riceveranno le istruzioni per procedere.
L’evento si chiama “Un
libro in favore della sterilizzazione”, per la campagna che la Lida Olbia sta
portando avanti.
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