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giovedì 13 marzo 2014

Christian Roccati ci racconta il suo percorso - l'intervista a cura di Vincenzo Monfregola

INCONTRO CON CHRISTIAN ROCCATI
a cura di Vincenzo Monfregola

Christian Roccati, scrittore italiano che tra il 2007 e il 2013 ha pubblicato 20 libri e altri 4 sono in attesa di edizione per il 2014. Ha stampato oltre 50.000 copie di cui 27.000 solo nell'ultimo anno con un andamento in crescita esponenziale.
Ha al suo attivo la pubblicazione di 400 articoli (cartacei e radiofonici), 400 fotografie edite e numerose mostre, 3 premi letterari nazionali, 7 incarichi da addetto stampa nazionale e 100 conferenze.
Laureato in storia (110 e lode + dignità di stampa + effettiva pubblicazione) ed ex Atleta agonista (8 podi campionati italiani e numerosi record), si dedica da anni all'arte e alla spiritualità dando anche ampio spazio a progetti di beneficenza solidali.
Ma conosciamolo meglio!

Christian Roccati, carriera piena di soddisfazioni e riconoscimenti abbastanza notevoli improntano una carriera sempre in crescita.
Ma Christian di e per cosa si emoziona tutti i giorni?
Per la grande “missione” e per le piccole cose; sai che esistono telefilm con puntate autoconclusive e altri che invece risultano come una lunga storia ininterrotta segmentata in varie puntate? La mia vita va in quest'ultimo modo; da anni penso a un certo traguardo molto, molto importante e trascendente, che cerco di raggiungere costantemente e continuo a emozionarmi inseguendolo come se stessi vivendo una lunghissima giornata che dura da lustri. Non riesco però a non emozionarmi anche per un bacio fra d'amore due anziani, il sorriso di un bimbo stupito, lo scrosciare dell'acqua che scintilla, il rumore dei passi, il tramonto su una vetta che ho appena raggiunto e molte altre cose.


Porti un tema singolare che accarezza la tua vita di tutti i giorni, una passione e credo si tratti di un vero amore eterno, concedimelo, quando nasce la tua passione per le montagne?
Non c'è un vero inizio, anche se appare come una frase retorica. La mia famiglia mi ha condotto per gli ambienti naturali selvaggi, in montagna ma anche al mare, da prima ch'io abbia memoria. Sono sempre stato così quindi, non c'è un vero inizio. Quanto alla natura del sentimento hai usato uina descrizione perfetta: più che una passione è una vocazione.

Ti riconosci scrittore, perché e soprattutto come?
Uno scrittore autentico è una persona che non può non scrivere. Nella tua testa la narrazione continua senza mai arrestarsi e qualche volta lo trascrivi. In qualche caso cambi arte e trasduci il messaggio con pittura, fotografia, ballo o scultura. Se non ti esprimi non significa che il racconto si blocchi; se si potesse inserire un microfono nella mia mente, si avvertirebbe la creazione continua di storie e avventure. Sono un narratore, ma amo anche approfondire varie tematiche al fine di migliorare il territorio che ho più o meno vicino ed ecco perché faccio anche manuali e guide.

Quando la prima pubblicazione e quali le tue emozioni, soprattutto ti aspettavi quanto poi è arrivato?
I primi racconti ched pubblicai, o gli articoli, risalgono a quando avevo 14-15 anni e intorno ai 17 la prima conferenza pubblica: “teorie della comunicazione”. Furono, come affermi, grandi emozioni seguite da moltissime altre. Considero però la prima vera pubblicazione il primo libro, nel 2007, a 27 anni. Il sentimento che provai fu davvero di consapevolezza e orgoglio: io sapevo da sempre di essere uno scrittore e da quel momento non dovevo più “interpretare me stesso” agli occhi di tutti gli altri, ma anche per loro ero ciò che sono. Sapevo di essere uno scrittore da sempre e da quel momento lo sapevano anche gli altri.

Qual'è l'energia che ti avvolge quando inizi a scrivere, è sempre la stessa o cambia i colori a seconda del tempo?
Per anni è stata una forte malinconia, non nel senso di depressione, ma quale tristezza della profondità delle cose, mista all'energia di ricorrere uno o più sogni e la voglia di vivere una vita che, anche nel più nero degli abissi, può essere piena di gioia e di importanti momenti.

Quali le prossime pubblicazioni, obiettivi e tappe promozionali?
Sto lavorando alla mia biografia atletica “Momenti di quasi gloria”, che è quasi ultimata, e che uscirà nei prossimi mesi, ed entro l'estate la pubblicazione di tre nuove guide sul nord ovest italia con tre tematiche naturali diverse. Avrò anche la redistribuzione di altre tre guide, rispettivamente: “Le più belle escursioni con le ciaspole”, “Minitrekking delle Alpi occidentali” e “Il mare segreto della Liguria”. Sto lavorando anche a due biografie molto importanti a livello mondiale e ho già in esame un nuovo libro di racconti. Dopo questi passaggi che dovrebbero ultimarsi nel 2015, mi avvicinerò ancora maggiormente alla narrativa più classica con romanzi surreali, suggestivi e trascendenti sulle varie condizioni umane.

C'è un canale web dove i lettori possono seguirti?
Lavoro molto con la mia pagina ufficiale Facebook www.facebook.com/pages/Christian-Roccati-Scrittore/157237931028296 e talvolta con il mio blog www.mountainblog.it/christianroccati anche se il mio sito ufficiale è www.christian-roccati.com Quest'ultimo sarà completamente aggiornato e ristrutturato ad aprile con nuovi contenuti e possibilità e quindi da maggio sarà il nuovo riferimento per la mia arte tout court.

Sono ben quattro i tuoi ultimi lavori in attesa imminente di pubblicazione, vuoi parlarcene?
Momenti di quasi gloria sarà un volume in cui attraverso varie fasi della mia vita con il comune denominatore dell'atletica. Sarà un libro in cui qualsiasi persona che ha fatto sacrifici enormi per un obbiettivo possa riconoscersi e penso che potrà piacere a chi la sera ha cinque minuti prima di addormentarsi per sognar di vivere una bella e molto difficile  avventura. Seguiranno le tre citate guide escursionistiche che condurranno i lettori tra le più belle cascate delle Alpi e dell'Appennino, tra le più divertenti ferrate e alla magica isoa d'Elba.

Christian, io ti ringrazio per quanto hai regalato di tuo in questa intervista, è nostra consuetudine lasciare un omaggio dell'autore ai nostri lettori, nel salutarti ti chiedo: tu cosa e come ci lasci?

Generalmente con i miei volumi opero in maniera solidale sul territorio; con un libro e ciò che si organizza in relazione a esso, questo compito è molto faticoso, ma non troppo difficile. Cosa lascio invece mediante questa intervista? Spero un po' della voglia di fare! Moltissime persone avrebbero voglia di credere a un sogno, ma disillusi e sconsolati dalla società e dalla fatica, non ci provano neanche. E se vi dicessi che si può fare, assolutamente... potete raggiungere ciò che volete essere! In tutto ciò la cosa più importante è capire che non importa se davvero alla fine riuscirai nel tuo intento, ma la meraviglia del lungo e faticoso viaggio dell'averci provato. Se l'attesa della felicità è essa stessa felicità, viviamo quel viaggio, quella felicità.

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