INCONTRO CON
CHRISTIAN ROCCATI
a cura di
Vincenzo Monfregola
Christian Roccati, scrittore italiano che tra il 2007 e il 2013 ha pubblicato 20 libri e altri 4 sono
in attesa di edizione per il 2014. Ha stampato oltre 50.000 copie di cui 27.000
solo nell'ultimo anno con un andamento in crescita esponenziale.
Ha al suo attivo la
pubblicazione di 400 articoli (cartacei e radiofonici), 400 fotografie edite e
numerose mostre, 3 premi letterari nazionali, 7 incarichi da addetto stampa
nazionale e 100 conferenze.
Laureato in storia (110 e
lode + dignità di stampa + effettiva pubblicazione) ed ex Atleta agonista (8
podi campionati italiani e numerosi record), si dedica da anni all'arte e alla
spiritualità dando anche ampio spazio a progetti di beneficenza solidali.
Ma conosciamolo meglio!
Christian Roccati, carriera
piena di soddisfazioni e riconoscimenti abbastanza notevoli improntano una
carriera sempre in crescita.
Ma Christian di e per cosa si
emoziona tutti i giorni?
Per la grande “missione” e
per le piccole cose; sai che esistono telefilm con puntate autoconclusive e
altri che invece risultano come una lunga storia ininterrotta segmentata in
varie puntate? La mia vita va in quest'ultimo modo; da anni penso a un certo
traguardo molto, molto importante e trascendente, che cerco di raggiungere
costantemente e continuo a emozionarmi inseguendolo come se stessi vivendo una
lunghissima giornata che dura da lustri. Non riesco però a non emozionarmi
anche per un bacio fra d'amore due anziani, il sorriso di un bimbo stupito, lo
scrosciare dell'acqua che scintilla, il rumore dei passi, il tramonto su una
vetta che ho appena raggiunto e molte altre cose.
Porti un tema singolare che
accarezza la tua vita di tutti i giorni, una passione e credo si tratti di un
vero amore eterno, concedimelo, quando nasce la tua passione per le montagne?
Non c'è un vero inizio, anche
se appare come una frase retorica. La mia famiglia mi ha condotto per gli
ambienti naturali selvaggi, in montagna ma anche al mare, da prima ch'io abbia
memoria. Sono sempre stato così quindi, non c'è un vero inizio. Quanto alla
natura del sentimento hai usato uina descrizione perfetta: più che una passione
è una vocazione.
Ti riconosci scrittore,
perché e soprattutto come?
Uno scrittore autentico è una
persona che non può non scrivere. Nella tua testa la narrazione continua senza
mai arrestarsi e qualche volta lo trascrivi. In qualche caso cambi arte e
trasduci il messaggio con pittura, fotografia, ballo o scultura. Se non ti
esprimi non significa che il racconto si blocchi; se si potesse inserire un
microfono nella mia mente, si avvertirebbe la creazione continua di storie e
avventure. Sono un narratore, ma amo anche approfondire varie tematiche al fine
di migliorare il territorio che ho più o meno vicino ed ecco perché faccio
anche manuali e guide.
Quando la prima pubblicazione
e quali le tue emozioni, soprattutto ti aspettavi quanto poi è arrivato?
I primi racconti ched
pubblicai, o gli articoli, risalgono a quando avevo 14-15 anni e intorno ai 17
la prima conferenza pubblica: “teorie della comunicazione”. Furono, come
affermi, grandi emozioni seguite da moltissime altre. Considero però la prima
vera pubblicazione il primo libro, nel 2007, a 27 anni. Il sentimento che
provai fu davvero di consapevolezza e orgoglio: io sapevo da sempre di essere
uno scrittore e da quel momento non dovevo più “interpretare me stesso” agli
occhi di tutti gli altri, ma anche per loro ero ciò che sono. Sapevo di essere
uno scrittore da sempre e da quel momento lo sapevano anche gli altri.
Qual'è l'energia che ti
avvolge quando inizi a scrivere, è sempre la stessa o cambia i colori a seconda
del tempo?
Per anni è stata una forte
malinconia, non nel senso di depressione, ma quale tristezza della profondità
delle cose, mista all'energia di ricorrere uno o più sogni e la voglia di
vivere una vita che, anche nel più nero degli abissi, può essere piena di gioia
e di importanti momenti.
Quali le prossime
pubblicazioni, obiettivi e tappe promozionali?
Sto lavorando alla mia
biografia atletica “Momenti di quasi gloria”, che è quasi
ultimata, e che uscirà nei prossimi mesi, ed entro l'estate la pubblicazione di
tre nuove guide sul nord ovest italia con tre tematiche naturali diverse. Avrò
anche la redistribuzione di altre tre guide, rispettivamente: “Le più belle
escursioni con le ciaspole”, “Minitrekking delle Alpi occidentali” e
“Il mare segreto della Liguria”. Sto lavorando anche a due biografie
molto importanti a livello mondiale e ho già in esame un nuovo libro di
racconti. Dopo questi passaggi che dovrebbero ultimarsi nel 2015, mi avvicinerò
ancora maggiormente alla narrativa più classica con romanzi surreali,
suggestivi e trascendenti sulle varie condizioni umane.
C'è un canale web dove i
lettori possono seguirti?
Lavoro molto con la mia
pagina ufficiale Facebook www.facebook.com/pages/Christian-Roccati-Scrittore/157237931028296 e talvolta con il mio blog www.mountainblog.it/christianroccati anche se il mio sito
ufficiale è www.christian-roccati.com Quest'ultimo sarà
completamente aggiornato e ristrutturato ad aprile con nuovi contenuti e
possibilità e quindi da maggio sarà il nuovo riferimento per la mia arte tout
court.
Sono ben quattro i tuoi
ultimi lavori in attesa imminente di pubblicazione, vuoi parlarcene?
Momenti di quasi gloria sarà un volume in cui
attraverso varie fasi della mia vita con il comune denominatore dell'atletica.
Sarà un libro in cui qualsiasi persona che ha fatto sacrifici enormi per un
obbiettivo possa riconoscersi e penso che potrà piacere a chi la sera ha cinque
minuti prima di addormentarsi per sognar di vivere una bella e molto
difficile avventura. Seguiranno le tre
citate guide escursionistiche che condurranno i lettori tra le più belle
cascate delle Alpi e dell'Appennino, tra le più divertenti ferrate e alla
magica isoa d'Elba.
Christian, io ti ringrazio
per quanto hai regalato di tuo in questa intervista, è nostra consuetudine
lasciare un omaggio dell'autore ai nostri lettori, nel salutarti ti chiedo: tu
cosa e come ci lasci?
Generalmente con i miei
volumi opero in maniera solidale sul territorio; con un libro e ciò che si
organizza in relazione a esso, questo compito è molto faticoso, ma non troppo
difficile. Cosa lascio invece mediante questa intervista? Spero un po' della
voglia di fare! Moltissime persone avrebbero voglia di credere a un sogno, ma
disillusi e sconsolati dalla società e dalla fatica, non ci provano neanche. E
se vi dicessi che si può fare, assolutamente... potete raggiungere ciò che
volete essere! In tutto ciò la cosa più importante è capire che non importa se
davvero alla fine riuscirai nel tuo intento, ma la meraviglia del lungo e
faticoso viaggio dell'averci provato. Se l'attesa della felicità è essa stessa
felicità, viviamo quel viaggio, quella felicità.
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