“Il nostro vivere era quasi
provvisorio, osservavamo attenti la vita e quello che ci succedeva non faceva
quasi parte di noi. Il ricordo che ho del nostro primo incontro è sensibilmente
piacevole e in parte modificato dalla mia umana fantasia.”
Un incipit che mette in luce la
mescolanza che si può avere quando ci si inoltra nei ricordi. Si guarda al
passato cercando le spiegazioni di alcune decisioni in momenti di vita nei
quali si ha il tempo per riflettere, il tempo per cercare verità.
“Nell’arcobaleno del bianco e nero”, edito nel settembre 2014 dalla
casa editrice Rupe Mutevole Edizioni,
è il nuovo romanzo di Paoletto Sassaroli.
L’autore, nelle sue opere, porta avanti un percorso secondo il quale, ognuno di
noi, può scoprire le proprie potenzialità ed esprimere, dunque, ogni attimo del
presente. Questo modo di intraprendere la vita annulla i sensi di colpa verso
se stessi quando si guarda al passato e dona la possibilità di nuove
esperienze.
Paoletto Sassaroli è stato molto
disponibile nel rispondere ad alcune curiosità su “Nell’arcobaleno del bianco e
nero”. Buona lettura!
A.M.: “Nell’arcobaleno del bianco e nero” è il titolo del tuo nuovo
romanzo. Dipingi per noi un arcobaleno bianco e nero, ma in realtà che cosa
vuoi comunicare ai tuoi lettori?
Paoletto Sassaroli: A chi legge vorrei trasmettere le mie sensazioni, i miei stati d’animo,
le mie paure, le mie fantasie. A volte, in passato, ho pensato che quello che
provavo fossero state delle mie sensazioni personali. Con lo scrivere ho capito
che siamo in tanti a provare, a sentire… ad ascoltare… Sentiamo accomunandoci
negli stessi stati d’animo. Con questo scritto voglio parlare e sentire me,
voglio far sentire ai lettori me, uno qualsiasi che è parte di loro.
A.M.: La dedica del tuo libro è molto particolare, infatti, in
genere un libro si dedica ad una persona cara. La tua dedica è: “Per me”. Qual
è la motivazione di questa scelta? (domanda utile a far capire il tuo animo di
letterato, è una forte dedica, non male saperne il motivo)
Paoletto Sassaroli: “Per me”. Per me è rivolto a chi legge. Come dicevo nella
domanda precedente chiunque legga questo scritto potrebbe ritrovarsi, in una
frase, in un messaggio da me elaborato sotto forma di scrittura. Nella testa di qualsiasi
persona la parola inconscio evoca un insieme di stati mentali difficili da
decifrare. Per me è anche inteso come uno studio di me stesso che osserva gli altri.
A.M.: Il romanzo vede come protagonista, Paolo, che da anziano
ricorda la sua giovinezza ed il procedere degli anni. Che cos’è per te il
passato?
Paoletto Sassaroli: Il passato per me è stato spesso doloroso, il passato
relativo all’attuale è stato costruttivo. In questo scritto si nota forse
questo ed è uno dei messaggi che voglio trasmettere a chi legge. Il
racconto vuole essere artisticamente da urlo, narrativamente curioso e
lucidamente divertente ma è parte del mio passato. Di un passato spesso
trascorso con problematiche che potrebbero essere le problematiche di tanti
miei simili.
A.M.: Ogni libro custodisce un po’ la vita del suo narratore. In
quale percentuale pensi che la tua vita personale abbia inciso sulla trama?
Paoletto
Sassaroli: Quello che è nel racconto è quello
che è stato nella mia vita. Come detto nel
libro, alcune sostanze (alcool, cannabis, ansiolitici, altri…) possono portare
alla dipendenza. La dipendenza monopolizza il nostro tempo e obbliga a
limitare le attività sociali, professionali e familiari, con conseguenze
negative sulla salute fisica ed morale…
Nel
racconto poi vengono esternate e di conseguenza descritte altre tematiche
importanti. Una tra tutte è quella dell’interazione con chi nasce in modo
fortunato di noi… il rapporto con persone penalizzate dalla società, con bimbi
portatori di handicap.
A.M.: Una novità importante è la partecipazione de “Nell’arcobaleno
del bianco e nero” alla Fiera di Francoforte ad Ottobre. Riuscirai ad essere
presente?
Paoletto Sassaroli: Sì, la signora Cristina Del Torchio è una persona squisita,
amministratrice della casa editrice Rupe Mutevole Edizioni e mi ha comunicato
pochi giorni fa che sarò presente a questa splendida Fiera del Libro.
A.M.: Sei un lettore di letteratura contemporanea? Ci puoi far
qualche nome di autori che ti hanno interessato nell’ultimo anno?
Paoletto Sassaroli: Mi piacciono diversi scrittori francesi come ad
esempio: Echemoz, Mauvignier, Toussaint, Enard.
Gli spagnoli Enrique Vila-Matas, Andres Neuman. Gli italiani Niccolò Ammaniti
ed Antonio Pascale. Mi piace leggere in momenti della giornata non programmati
da me per la lettura: voglio di considerare la scrittura qualche cosa di
alternativo al tutto.
A.M.: Hai altre passioni oltre lo scrivere?
Paoletto Sassaroli: Dipingo e passeggio. Faccio lunghe passeggiate al mare per
pensare e rigenerarmi.
A.M.: Letteratura e Web. Paoletto, sei molto attivo sui social
network e soprattutto su Facebook. Quanto pensi sia utile il mondo del web per
uno scrittore d’oggi?
Paoletto Sassaroli: Considero i social un piacevole gioco di società. Mi
divertono. In certe sfumature sono molto superficiali. A me piace leggere tra
le parole e soffermarmi mentalmente mentre leggo un periodo che mi interessa.
Con la velocità dei social spesso non ci
riesco.
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La
consiglieresti?
Paoletto Sassaroli: Mi trovo benissimo. Mi
ha dato la possibilità di esternare le mie sensazioni. Con la signora
Cristina del Torchio ho un ottimo rapporto. L’ho ringraziata personalmente per
la sua presenza nel campo dell’editoria.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Paoletto Sassaroli: Vorrei salutare con una citazione alla Paoletto Sassaroli. Il
Paoletto del social Facebook, nessuna citazione di autori… eccomi! “Per vivere ci vuole un pene grande!” Questa frase non vuole essere di offesa
per nessuno, è solo una esclamazione ed un
sogno che faceva una mia cara amica, poi siamo andati a curiosare in una
libreria delle regione Marche e abbiamo cominciato a leggere insieme Philp
Milton Roth uno dei più bravi e scandalosi scrittori statunitensi Ora vi
saluto, alla prossima!
Written by Alessia Mocci
Addetta Stampa (alessia.mocci@hotmail.it)
Info
Fonte
Nessun commento:
Posta un commento