di Mirko Giudici -
Edizioni MJM
Una coppia, un matrimonio e la voglia di fodere questa unione col desiderio di avere un figlio. A primo acchito è una storia già sentita, un qualcosa che suscita lo stesso interesse di un romanzo rosa: una storia d'amore che per il lieto fine deve affrontare un percorso tortuoso. Ma è anche vero che tratta sfumature di una storia intensa, fatta di emozioni che tutti vorremmo provare nella vita.
Marco
e Sara, una coppia come tante che dopo il matrimonio vuole si fondi il loro
amore con la nascita di un figlio, quindi vogliono poter guardare e portare nel
futuro, nel tempo che verrà, il frutto della loro passione. Non sempre è facile
avere figli, per quanto scontato si possa dare nell'immediatezza, non tutti
godono di questa fortuna… quella dell'immediatezza.
Mirko
Giudici nel suo romanzo ci mette la passione, i sentimenti e gli stati d'animo
si riescono a percepire in ogni singolo momento descritto dalle parole. Il
tempo diventa concreto nello stesso momento lo si sta leggendo. Non è facile
rendere questa dimensione al lettore, non è scontato che debba accadere pur
sapendo scrivere bene.
Quello
che ho apprezzato di questo romanzo è proprio la semplicità di linguaggio con
il quale è stato scritto, la scelta
stilistica la trovo adeguata per diffondere la lettura a quanti amano storie
vere e comuni come questa.
Credo
sia importante rivolgersi al lettore in modo chiaro, ma soprattutto ritengo che
un romanzo, o un qualsiasi scritto che venga pubblicato, debba essere alla
portata di tutti, magari si arriva a tanti fino a poter condividere il proprio
pensiero.
Qualche
problema di editing, qualche ripetizione di troppo, ma diventa veramente un
dettaglio di fronte ad un contenuto così intenso.
E'
un romanzo crudo, nel senso che si presenta senza gemme o storie principesche,
è genuino, è reale, è concreto in ogni sua riga; Giudici sceglie di raccontare
al suo lettore di una storia acuta, non salta alcun dettaglio e concretizza in
parole quanto caratterizza questa narrazione.
Ma
è una storia non fine a sé, l'obbiettivo dell'autore infatti è volto a ben
oltre che l'apparenza; l'obbiettivo è lanciare un messaggio sano, positivo,
chiaro e concreto: la vita non regala niente se non la luce di essa stessa, sta
a noi percepirne il vero senso, sta a noi far tesoro della possibilità che ci
ha regalato dal momento in cui è iniziata ad "essere" per ognuno di
noi.
Quello
che deve improntare l'animo di ogni persona dovrebbe essere rivolto all'amore
per la vita ed i suoi annessi, poter amare quanto si respira e vivere in modo
sano i propri sogni affinché si realizzino alla luce dell'autenticità di essi
stessi, perché possano essere goduti per quello che rappresentano, per quello
che sono.
Mirko
Giudici urla con le sue parole che non è mai tempo di rassegnazione qualora un
desiderio respira di sana essenza.
Vincenzo
Monfregola
Nessun commento:
Posta un commento