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domenica 27 gennaio 2013

Fabio Monteduro si racconta a "scritturati"

Fabio Monteduro scrittore romano, classe 1963. Autore di romanzi e racconti sempre in bilico tra il mistery ed il thriller, ci stupisce questa volta con un romanzo ai confini della fantascienza. Maestro nel creare suspense, scrive in un modo che viene definito "cinematografico" in quanto rende visivamente le storie che racconta.

Nasce infatti a Roma nel 1963. Il suo modo di scrivere, definito cinematografico, perché riesce a rendere al massimo “visivamente” le storie che racconta, ne ha fatto accostare il suo nome a grandi scrittori contemporanei, uno tra tutti Stephen King del quale non nasconde la passione e da cui ha tratto iniziale ispirazione.
I suoi romanzi ed i suoi racconti brevi, spesso ambientati in Italia, sono sempre più frequentemente improntati al "thriller" più che al vero e proprio "horror". Va detto però che la differenza tra questi generi letterari, nel suo caso, è sempre molto sottile.


Tante le sue pubblicazioni, inizia nel 2002 con diversi racconti per la rivista “Progetto Babele”, una sua ghost story è presente nella raccolta “DaZeroaSei, il meglio di Progetto Babele 2002”. “Tavole della Legge” è votato dai lettori della rivista come miglior racconto dell’anno. Nel 2003 e 2004 alcune delle sue opere sono state pubblicate dalla rivista americana MAG - the Muse Apprentice Guild.
Esce il suo primo romanzo, nel 2004, una raccolta di racconti sul paranormale: “So chi sei ...ed altre ossessioni”, edito da Progetto Babele, che riceve la menzione della giuria al concorso letterario “Città di Pavia”.
Un anno dopo Fabio Montduro rende edito il suo Secondo Romanzo: l’horror parapsicologico
“Avamposto dell’Inferno”, edito da Edizioni La Riflessione. Contemporaneamente un suo racconto viene pubblicato nella raccolta “DaSetteaDodici", il meglio di Progetto Babele anno 2005”. Il thriller “Catalessi” è votato dai lettori della rivista come secondo miglior racconto dell’anno.
Nel 2007 il suo racconto esoterico “Il signore degli inganni”, è risultato vincitore della sezione "Racconto Inedito" del premio letterario Edizioni Creativa ,  pubblicato, poi, nell'antologia    "Racconti    creativi". Susseguono interventi e altre pubblicazioni, infatti nella sua veste di scrittore thriller/horror, è stato intervistato per la stesura di una Tesi di Laurea, riguardante l'Incubo; il suo racconto breve, il sorprendente “La sesta vittima”, è presente nella raccolta “Parole in Corsa V” edito da Edizioni FullColorService. Così anche “Il Signore degli Inganni”, viene pubblicato anche dalla rivista “Short Stories” e l’horror classico intitolato “Antinomia”, viene pubblicato nella raccolta di racconti “Famiglie Assassine”, edito da Statale 11 Editrice. 
Pubblica nel 2008 il suo terzo romanzo, ottava opera della sua carriera: il thriller parapsicologico “Anima Nera”, edito da Statale 11 Editrice.
Non disdegna dei concorsi letterari, infatti arriva "Finalista" al Premio Letterario Città di Castello, classificandosi settimo, su 216 romanzi partecipanti, con un romanzo ancora inedito al tempo, il thriller “Zona di Frontiera”.
Nel 2010 pubblica il suo quarto romanzo, decima opera della sua carriera:
“Jodi”, un thriller esoterico poliziesco, edito da A.Car Edizioni. Nello stesso anno il suo racconto “La cravatta del festeggiato”, già apparso in “So chi sei ...ed altre ossessioni”, viene pubblicato in “Nero Lazio”, raccolta di racconti pubblicata da Giulio Perrone Editore.
Un anno dopo, nel 2011 viene pubblicato il suo quinto romanzo, il primo in formato e-book:
"Zona di Frontiera", edito da Abelbooks edizioni; un thriller che esplora la mente umana come mai nelle precedenti pubblicazioni dell'autore.
Nello stesso 2011 un suo racconto, il thriller "Una scheggia di vetro infranto", viene pubblicato nella raccolta "Viterbo in giallo 2010", edito da Edizioni Il Foglio. Esce, contemporaneamente, il sesto romanzo della sua carriera:
“Otto Minuti a Mezzanotte”, una raccolta di racconti horror edita da A.Car Edizioni. Infine, nel 2012, pubblica la sua settima pubblicazione: "Dove le strade non hanno nome", un romanzo che tratta da vicino le possibili implicazioni di visite extraterrestri nel passato dell'umanità.


DOVE LE STRADA NON HANNO NOME
di Fabio Monteduro - A.Car Edizioni

E' possibile che entità extraterrestri abbiano fatto visita ai nostri antenati? E' possibile che in un periodo della storia o magari agli albori di essa gli esseri umani siano stati in qualche maniera indirizzati verso la civiltà e la tecnologia? Ci sono enigmi tutt'ora irrisolti, manufatti e dipinti che non possono appartenere alle epoche in cui sono stati fatti; misteri come le linee incise sulla sabbia del deserto di Nazca, in Perù, che solo viste dall’alto si rivelano come i contorni di gigantesche figure... e se invece fossero piste d’atterraggio per antiche astronavi? La costruzione delle Piramidi, studi recenti hanno dimostrato che anche oggi, con tutta la tecnologia di cui si dispone, sarebbe complicatissimo costruirne di uguali. E cosa sapevano i Maya di così importante da poter indicare con tale precisione una data tanto lontana nel tempo? Chi li ha aiutati? Chi li ha influenzati nelle loro scelte? Queste misteriose entità torneranno da noi? E tutto ciò come influenzerà il nostro tempo?
Partendo da domande come queste, Monteduro costruisce un romanzo avvincente, pieno di situazioni e di personaggi credibili, dove ognuno sarà chiamato a fare la propria scelta. Un romanzo che porterà gli stessi lettori a chiedersi quanto di ciò che viene raccontato, sia in realtà possibile.
Dove le strade non hanno nome, di Fabio Monteduro, edito da A. Car Edizioni, certamente non è il classico libro sulle profezie Maya che forse in molti si aspetterebbero. È molto di più. Il titolo riprende un successo della band musicale degli U2 e trasporta il lettore ai confini della fantascienza, il tutto a partire dal 20 Dicembre 2012, ovvero un giorno prima di quello che è considerato da molti “l’ultimo giorno della Terra”. Le vicende sono ambientate tra Città del Messico, Roma, Parigi e Detroit e vedono protagonisti vari tra cui studiosi, di archeologia e clipeologia, agenti di polizia e studenti della Sorbonne. Storie separate eppure così vicine tra loro fino a quando non s’intrecceranno in dubbi e domande sull’esistenza degli alieni o degli umani stessi. Le profezie sono s tate interpretate correttamente? E in tal caso, si riferiscono alla fine dell’umanità o all’inizio di una nuova era? E gli alieni che parte hanno in tutto questo? Il lettore viene trasportato ai confini della realtà e forse anche un passo più in là, quando si trova spontaneamente a porsi domande riguardo all' ’essere stesso dell’umanità. Perché in fondo, nell’intero universo, i veri alieni potremmo essere noi. Dove le strade hanno un nome è un romanzo che sa distinguersi, unendo la storia, la fantasia e la fantascienza, senza perdere di vista però l ’ importanza di una base documentata, unendo così i piccoli pezzi di puzzle che fanno di un libro un ottimo romanzo. In questo libro non troverete forze malefiche o benefiche, ma solo i rappresentati di una società, scientifica e non, alle prese con l’inimmaginabile, che spesso trascinerà via secoli di certezze.
Un libro che appassionerà anche gli amanti della storia della popolazione dei Maya, grazie alla Minuziosa descrizione di manufatti e vita.
 
FRASE DI PRESENTAZIONE:
"SONO TORNATI PER SALVARCI... O ALMENO E' QUELLO CHE HANNO DETTO"

Per l'acquisto on line consigliamo: www.montedurofabio.altervista.org




ZONA DI FRONTIERA
di Fabio Monteduro
(e-book) -Abelbooks Edizioni
Pag. 260 - € 4.99
ISBN: 9788897513261
 

Ha il sapore inconfondibile della realtà che potrebbe essere, e a volte è, senza che noi ce ne accorgiamo, e avvince dalla prima all’ultima pagina, riproponendo i ritmi antichi delle leggende contadine dei nostri avi.
Che cosa lega un famosissimo scrittore di bestseller americano a un anonimo paesino dell’entroterra laziale, un tempo famoso per la sua storia etrusca?
Perché le Ville di Borgo Nuovo, il quartiere “moderno” della cittadina di Carmìcciola, sapientemente inventata dall’autore, sono quasi tutte disabitate, in quel luogo così pittoresco, frutto di un’ardita speculazione immobiliare?
Cosa spinge il proprietario, dopo tanti anni, a ricomprare ad una ad una e a qualsiasi prezzo le lussuose dimore tanto faticosamente vendute? C’entrano forse le antiche necropoli etrusche di cui si è perduta l’ubicazione durante l’ultimo terribile terremoto?
E tutto questo potrebbe avere forse qualcosa a che fare con gli improvvisi vuoti di memoria di George Halloran, lo scrittore americano che non si ricorda nemmeno perché ha deciso di andare a vivere in quel borgo sperduto nel mezzo della campagna laziale?
Un Mistery memorabile, vagamente Noir, che rispetta pienamente le aspettative canoniche del suo genere, compreso l’ultimo tocco, magistrale, di un inimmaginabile finale.
Una corsa a perdifiato tra squallidi segreti familiari, oscure perversioni, debolezze umane, antichi misteri e un atroce delitto che ha spezzato la vita del protagonista; una vita i cui fili egli sta ancora cercando di riafferrare, mentre tenta, confusamente, di chiarire l’oscura realtà che gli si è parata davanti. Proprio in quello che credeva essere il suo rifugio, e che invece si sta rivelando una trappola mortale, o forse, l’anticamera di qualche certezza ancora più terribile del più atroce degli incubi.
 

Dove acquistarlo: http://www.bookrepublic.it/book/9788897513261-zona-di-frontiera/ 
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788897513261/Zona_di_frontiera/Monteduro_Fabio.html 
http://www.inmondadori.it/Zona-di-frontiera-Fabio-Monteduro/eai978889751326/ 
e nelle altre maggiori piattaforme per e-book

3 commenti:

  1. Un ottimo davvero autore italiano di thriller

    Jerry

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    Risposte
    1. vale la pena leggerlo? Mi pare interessante

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    2. A me è piaciuto molto. Ha ottime recensioni e ha pubblicato molto. E' un ottimo autore e scrive cose interessanti.

      Franco

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