BookTrailer del mese

mercoledì 7 agosto 2013

Cristina Biolcati si racconta a "scritturati"


NOTA BIOGRAFICA 
DI CRISTINA BIOLCATI


" E’ strano trovarmi a parlare di me. 
In genere amo parlare degli altri, perché ritengo fondamentale non annoiare mai il lettore. Deformazione professionale, poiché amo molto scrivere, soprattutto articoli di attualità, cose curiose e recensioni. Scrivo dall’età di 14, e come voglio sempre ricordare, essendo io nata nel lontano 1970, di anni ne sono passati! Sono di Ferrara, esattamente originaria di Mesola, un piccolo paese sulle rive del Po, al confine con il Veneto. 

A Mesola c’è un bellissimo castello, costruito nella prima metà del 1500 e utilizzato, a suo tempo, come residenza di caccia degli Estensi. Naturalmente da giovane scrivevo soltanto per me, timorosa come tutti gli adolescenti, che qualcuno venisse a conoscenza della mia “debolezza”, delle cose “sdolcinate” che scrivevo, quando invece da adolescente bisogna farsi vedere “duri”, quasi senz’anima. Ho tenuto nel cassetto tutte le mie opere, nel frattempo mi sono laureata in materie letterarie a Ferrara, mi sono sposata giovanissima con un padovano, e quindi ho cambiato città. Vivo da 18 anni a Padova, ormai, dove ho intrapreso varie attività. Sono stata commessa in una tabaccheria, ho lavorato soprattutto nei call center. Ma non faceva per me. A me piaceva scrivere, è solo che non trovavo il coraggio di ammetterlo. Finché, con l’arrivo dei social network, mi sono iscritta a Facebook. Piano piano, timidamente, ho iniziato a postare le mie poesie e i miei racconti brevi, che hanno avuto immediatamente un certo riscontro. 
Ho iniziato a fare dei concorsi, le prime poesie scelte e pubblicate in varie antologie. 
A settembre uscirà la mia silloge, poiché al momento ho pubblicato soltanto insieme ad altri autori. 
Collaboro per un magazine on line, che mi ha dato, quotidianamente, l’opportunità di occuparmi di ciò che più mi piace. Ah, una cosa dovete sapere di me: amo gli animali. 
Vivo con 5 cani, 1 gatto e un pesce rosso. Ma non soltanto animali domestici e “convenzionali”. Da sempre ho una passione per lo squalo bianco. Lo studio, mi interesso alla sua vita, al suo modo di agire, ancora in parte sconosciuto, per noi uomini. A marzo di quest’anno è uscito il mio saggio intitolato Nessuno è al sicuro, che tratta degli attacchi di squalo all’uomo in acque italiane, dal 1926 ad oggi. L’argomento esula un poco dalla mia attività di poetessa, lo ammetto, ma era un “tributo” che sentivo di dover rendere, a questa enigmatica quanto maestosa creatura che da sempre ha allietato i miei giorni da sveglia, e i miei incubi la notte. Il mio primo libro pubblicato tutto da sola! Che soddisfazione! Auguro a tutti voi di riuscire a trovare nella vita la cosa che più vi piace fare, indipendentemente da come vada. Questa è, secondo me, la vera felicità."




NESSUNO 
E' AL SICURO di Cristina Bioclati - Edizioni SIMPLE

Nessuno è al sicuro è il mio breve saggio uscito nel marzo 2013, edito da Edizioni Simple. Tratta degli attacchi di squalo all’uomo in acque italiane dal 1926 ad oggi. Studio lo squalo bianco da sempre. Da quando ero una bambina e anch’io ho avuto paura guardando il film di Spielberg. Anzi, ancor prima di vedere il film, ho avuto paura del cartellone pubblicitario! Questa maestosa e allo stesso tempo terrificante creatura mi affascina e mi induce a cercare sempre più di capire. Con timoroso rispetto mi sono avvicinata in un primo momento ai film di genere, che a poco a poco ho abbandonato perché non rispettavano la realtà. Libri e documentari sull’argomento hanno soddisfatto la mia sete di conoscenza, ma sentivo che c’era dell’altro. Volevo lasciare qualcosa di mio. Un tributo al fascino che lo squalo ha sempre esercitato su di me, nonostante io abbia annoverato la paura di finire fra le sue fauci, come una delle mie fobie più sentite. Sì, perché lo squalo bianco ha colpito anche in Italia e non “riguarda” solo paesi d’oltre oceano. Attraverso le testimonianze riportate in prima persona da chi ha subito gli attacchi (purtroppo alcuni non hanno potuto farlo, e quindi sono rimasti solo i testimoni), ho cercato di creare una memoria storica in Italia che raccogliesse i casi isolati e li collegasse dando loro una nuova dimensione spazio-temporale.
Bisognava ricordare al paese la sequenza di quanto è avvenuto. Posso così definire Nessuno è al sicuro come una breve opera che ha “riportato in vita” quello che è accaduto nei nostri mari.

Per l'acquisto on line si consiglia:      Clicca Qui        



Nessun commento:

Posta un commento