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mercoledì 7 agosto 2013

Elisabetta Bagli a "scritturati"

INCONTRO CON ELISABETTA BAGLI
a cura di Angela Meloni



"Noi della redazione di Scritturati siamo lieti di presentarvi Elisabetta Bagli una poetessa nata a Roma nel 1970. 
Nutre un profondo amore per la letteratura e la scrittura. La sua ultima fatica letteraria è una silloge poetica dal titolo Dietro lo sguardo."






Ciao Elisabetta, benvenuta nel nostro blog. Parlaci un po' di te e di quello che fai. Prima di esser scrittrice chi è Elisabetta Bagli? 
Ciao a tutti. Innanzitutto, vi ringrazio per la straordinaria opportunità che mi avete offerto con questa intervista. Vi parlo di me. Elisabetta Bagli è una donna con la sua vita da vivere, con dei figli da crescere e che adora, un marito e con una casa da mandare avanti. Lavoro come traduttrice e insegnante di italiano a Madrid. La mia esperienza di vita mi ha portato a vivere all’estero. Sono felice di questa scelta, perché ha contribuito a farmi vedere il mondo da una prospettiva diversa e a elaborare nuove considerazioni sul presente nel quale vivo, senza dimenticare il passato che è sempre dentro di me, con lo scopo di costruire solide basi per un futuro migliore.


Tu hai conseguito la laurea in economia e commercio. Nella tua biografia leggo che lavori a tempo pieno alla scrittura: sei amministratrice di diversi gruppi su Facebook, scrivi recensioni e lavori in una casa editrice. Come sei approdata in questo mondo visto gli studi che hai svolto? 
In realtà, ho sempre amato leggere. Sono stata, e continuo a essere, una lettrice “onnivora”. Ho letto di tutto nella mia vita, spinta proprio dalla curiosità di sapere, di conoscere, di vivere attraverso i personaggi descritti nei libri, vite, avventure, emozioni. Ho amato leggere da sempre, ma non ho mai scritto seriamente fin quando mi sono trovata a redigere la mia tesi di laurea. In quel momento, mi sono iscritta a Facebook, ho ripreso contatti con persone che mi hanno stimolato a scrivere cose mie e non solo a condividere i versi di Borges e da lì, da una sfida raccolta con un mio amico, ho iniziato a riflettere sulla mia scrittura e sulla poesia.

Come nascono le tue "creature"? 
Le mie “creature” nascono ovunque, ogni volta che sento un’ispirazione, che rifletto su un determinato fatto, su una goccia di pioggia o un treno che parte, scrivo. Per il momento mi sono espressa in versi, ma in realtà nasco come scrittrice di racconti brevi per il concorso  HYPERLINK "http://www.blusubianco.it" della MÜLLER. 
E’ stato molto stimolante fare quel concorso e anche misurarsi con le proprie capacità. Non ho abbandonato la narrativa per la poesia, anzi, spero che ci siano sorprese tra non molto.

Hai partecipato a diversi concorsi con ottimi risultati. Quanto è importante per uno scrittore parteciparvi? 
E’ importantissimo mettersi in gioco. Non importa il risultato. E’ chiaro che se c’è va molto meglio, ma la competizione, se vissuta in modo sano e non crea delle eccessive aspettative, è sempre una splendida maestra di vita. E’ un misurarsi con se stessi, con i propri limiti e le proprie debolezze. E’ un acquisire consapevolezza dei propri punti forza e valorizzarli. Consiglio vivamente di partecipare ai concorsi, purché siano chiari e trasparenti e non siano studiati ad hoc solo a fini commerciali.




Quali temi affronti nel tuo primo libro dal titolo VOCE, scritto per partecipare ad un concorso?
Per Voce ho affrontato temi diversi, la vita intesa nella sua globalità, l’amore tra le coppie, gli sguardi inerenti paesaggi diversi dai quali sono scaturite immagine e versi. Ho partecipato al concorso indetto nel 2011 dal sito  HYPERLINK "http://www.ilmiolibro.it". Non ho vinto, ma è come se l’avessi fatto, visto e considerato la grande soddisfazione che mi continua a dare questa silloge anche nell’attualità. Il 20 luglio 2013 mi è arrivata la comunicazione che proprio Voce è stata premiata il 20 luglio 2013 con il Premio speciale “Fata Morgana” al Concorso “Colori e Parole 2012” per silloge edita, indetto dall’Accademia Internazionale “G. Leopardi”.



C'è qualche poeta o scrittore al quale ti ispiri? 
Sinceramente sento molto vicino a me Emily Dickinson e Alda Merini, ma non credo di ispirarmi a loro se non per il mio modo di essere diretta nel tramutare sensazioni in immagini e, quindi, in versi.

La tua ultima fatica letteraria è Dietro lo sguardo. Ce ne puoi parlare? 
Dietro lo sguardo è una silloge particolare. E’ una silloge d’amore e di disamore, suddivisa in due sezioni nelle quali si evidenziano le due facce dell’amore, la Luce e il Buio. Spesso, nella vita ci si innamora e si crede di proseguire un percorso insieme al proprio compagno nello stesso modo, condividendo obiettivi e progetti, remando nella stessa direzione. Fortunatamente, nella grande maggioranza delle esperienze di vita è così. Ma, a volte, ciò non accade, anzi accade esattamente l’opposto e spesso alcune situazioni vengono estremizzate e portano anche alla morte. Tutto dipende dal concetto che si ha dell’amore e dal rispetto che si ha per il proprio compagno di vita e per se stessi. Nell’attualità ci sono molti casi nei quali si parla di soprusi sulle donne, di sopraffazioni e femminicidi che non hanno nulla a che vedere con il concetto che ho io dell’amore. E’ probabile che per queste persone l’unico modo di vivere l’amore sia farlo in modo violento e, viceversa, non comprendono che quello amore non è. E’ un prodotto della società del tutto e subito, del cotto e mangiato, sebbene credo che ci siano sempre state situazioni di questo genere, ma non se n’è mai parlato in questo modo. Al giorno d’oggi, la denuncia sociale è più aperta e credo che sia meglio sapere che nascondere per poter affrontare le situazioni.


Quali sono i progetti per il tuo futuro? 
I progetti immediati per il futuro sono quelli di continuare nella promozione della mia nuova silloge, nella promozione della favola per bambini, Mina la fatina del Lago di Cristallo, che ho scritto per le Edizioni Il Villaggio Ribelle sempre del Gruppo Editoriale D and M e poi, credo, che ci sarà una sorpresa diversa che non voglio rivelare da subito, ma ne sarete informati.

Elisabetta, c'è qualche consiglio che vuoi dare a chi vorrebbe intraprendere la strada della scrittura?
Un consiglio che posso dare è quello di continuare per questa strada solo ed esclusivamente se ci si crede. Il percorso non è facile, è impervio e tortuoso e solo se si ha una grande forza di volontà si riesce ad andare avanti. Spesso si è tentati di gettare la spugna alla prime difficoltà, ma se si abbandona, si deve essere coscienti che ci sarà una selezione naturale e proseguirà sempre chi ha la forza di credere e insistere.  Per questo è necessario salire sul treno e percorrere ogni tappa e, se arrivano le prime delusioni, non ci si deve lasciar abbattere. Anzi, è importante rimboccarsi le maniche e analizzare i motivi che le hanno fatte scaturire. L’esperienza vale più di mille consigli. Fare esperienza e non avere fretta di arrivare sono gli unici consigli che posso dare a chi decide di percorrere questa strada. 




La silloge poetica Dietro lo sguardo di Elisabetta Bagli si presenta come uno spaccato di momenti di vita vissuta, come un collage di istantanee scattate rubando l’attimo al tempo e messe insieme a formare un puzzle bicolore, senza sfumature né mezze tinte. Solo gli assoluti incontrovertibili di un vissuto estremo. 


Dalla prefazione di Andrea Leonelli





Per l'acquisto on line si consiglia:


Giunti al termine di questo appuntamento con Elisabetta Bagli, noi salutiamo tutti voi lettori e stelle del nostro piccolo salotto letterario, ringraziamo te Elisabetta per la magia che ci hai regalato con la tua intervista, è nostra abitudine lasciare quanti ci hanno letto con un omaggio da parte dell'autore ospite. Tu cosa ci lasci?
Elisabetta Bagli regala a tutti i lettori di "scritturati" il video della sua presentazione di "Dietro lo sguardo" a Radio Vortice e  una poesia tratta dalla silloge.



Un tuffo, di Elisabetta Bagli
L’arancio della sera, luce viva in mezzo ai rami, grigio brillante come l’argento il Tevere che scorre al mio fianco metafora della vita anelata nella quale non mi son mai immersa. Un tuffo, un unico tuffo e finalmente le sue acque mi avranno. Un tuffo, un solo tuffo ed è il bacio freddo del nulla.










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