INCONTRO CON LINDA BERTASI
a cura di Cristina Biolcati
Siamo oggi in compagnia, nel nostro salotto letterario di Scritturati, di Linda Bertasi, una giovane scrittrice originaria della provincia di Ferrara. Linda è già alla sua terza pubblicazione, infatti, dopo “Destino di un amore” del 2010, cui fa seguito l’anno successivo “Il rifugio”, ecco arrivare “Il profumo del sud”, il suo ultimo romanzo, edito da Butterfly Edizioni. Un romanzo storico ambientato nell’Ottocento, in cui la storia diventa protagonista attiva, mentre s’intrecciano passioni amorose, emerge la piaga dello schiavismo e si delinea il ritratto della guerra di secessione americana. Oggi Linda ha colto il nostro invito a parlarci un po’ di sé, del suo romanzo e delle sue passioni.
Benvenuta Linda e grazie per essere qui con noi. Leggendo la tua biografia, una cosa mi ha colpita tantissimo. E’ vero che una tua poesia, scritta sotto pseudonimo, è stata scelta e utilizzata in uno spettacolo da un noto coreografo? Puoi parlarci della tua passione per la poesia e, in particolare, di questo episodio?
Grazie a te per l’invito, Cristina. Sì è tutto vero. Ho iniziato a scrivere quasi per gioco sul sito di Scrittori Emergenti, un portale dedicato alla letteratura e in particolare alla poesia. Avevo caricato alcune poesie scritte da bambina e partecipato a qualche concorso con altre. La poesia di cui parli è “Un bel paio di scarpe” con la quale partecipai a un concorso indetto dal sito che aveva come tema ‘le scarpe’. La poesia venne notata da un coreografo di nome Rossi che, nel meridione, riscuoteva un certo successo, così mi disse la sua segretaria. Mi chiesero se potevano utilizzarla per uno spettacolo teatrale costruito su ‘le scarpe’ ed io, naturalmente, acconsentii.
Per quanto riguarda la poesia, ne ero appassionata da bambina, mi dilettivo a scrivere rime e costruire pensieri, ma è la prosa la mia vera e assoluta passione.
Altro tuo grande amore so essere la storia! E infatti, nel tuo ultimo romanzo, “Il profumo del sud”, la storia diventa proprio protagonista e sembra condurre gli eventi che, man mano, si presentano ai vari personaggi. Come mai hai deciso di ambientare l’opera proprio nell’Ottocento?
Come hai detto tu, sono un’appassionata di storia, in particolare del XVI, XVIII e XIX secolo. Chi mi conosce dice di me che ‘sono una donna nata nel secolo sbagliato’. Scrivere del 1800 per me era naturale e un sogno nel cassetto che custodivo gelosamente. Finalmente, con “Il profumo del sud” ho potuto coronare questo sogno e la possibilità di raccontare di una guerra a me molto cara. Naturalmente, ho svolto ricerche molto approfondite che mi hanno richiesto sei mesi di ricerca e sette di stesura, ma io lo considero un dovere e un piacere trattandosi di un romanzo storico e amando particolarmente questo genere letterario.
Anita, alias Isabella, è la protagonista del romanzo. Che personaggio è Anita e quanto di autobiografico c’è in lei, sempre che ci sia qualcosa?
Anita è una giovane donna che, venuta a conoscenza di uno scomodo passato, decide di buttarsi tutto alle spalle e ricominciare nel Nuovo Mondo. Conosciamo Anita come una creatura timorosa e ingenua, la mia protagonista compie non solo un viaggio verso una nuova terra ma un viaggio dentro di sé che la trasformerà in una donna impavida e a tratti temeraria, decisa a non soccombere ai soprusi, a lottare per i propri ideali e le proprie convinzioni. Non ci sono tratti autobiografici particolari, ma per trovare qualche punto in comune posso citare la sua passione per la letteratura, il suo odio verso le ingiustizie e prevaricazioni e naturalmente il suo credere che un amore possa essere invincibile ed eterno.
A chi ti sei ispirata nello scrivere questo romanzo? Quali sono i tuoi modelli?
Per scrivere non mi ispiro a nessuno in particolare, ma considero da sempre mia “Musa” la penna di Jane Austen. Sono cresciuta con i suoi scritti e ho un’adorazione assoluta verso questa donna coraggiosa e ‘moderna’se consideriamo il suo percorso e gli anni in cui è vissuta.
Linda, sei già alla tua terza pubblicazione. Quanto è cresciuta in questi anni, dal punto di vista professionale, la Linda Bertasi che oggi è qui con noi?
Chi ha letto i miei tre romanzi in successione nota una certa maturità nello scrivere. Fondamentalmente, scrivo di getto come ho sempre fatto, magari ponendo un occhio di riguardo alla forma. I miei tre editi sono molto diversi tra loro, ma portano un tema dominante e comune che è l’amore e che, credo, non mancherà mai nei miei scritti. Sicuramente, negli anni ho tentato di migliorarmi ma questo lascio che sia il lettore a deciderlo.
Tu ti prodighi affinché gli scrittori emergenti riescano a far sentire la loro voce. Vuoi parlarci del tuo blog?
Il mio blog è nato per sfizio, avevo già un sito a me dedicato, ma volevo qualcosa che mi facesse interagire maggiormente con i lettori, un luogo in cui confrontarmi. Linda Bertasi Blog era nato per caso, per parlare delle mie letture e dei miei libri. Poi mi sono detta, ‘perché non parlare anche degli autori e non solo dei loro libri?’ E’ nata così questa idea che, in breve tempo, mi ha portato a riempire il calendario fino al prossimo aprile.
Ne approfitto per lasciare il link a chiunque possa essere interessato alle interviste: http://lindabertasi.blogspot.it/
Progetti per il futuro?
Attualmente sono al lavoro sul mio quarto romanzo, un fantasy, un genere da me mai sperimentato. Ma richiederà ancora molto tempo e molto lavoro di ricerca. In cantiere ci sono anche altri progetti interessanti che non includeranno me sola, ma è troppo presto per parlarne.
A chi dedichi i tuoi successi, Linda?
Questa è una domanda insolita e originale! Li dedico in particolar modo alla mia famiglia che mi appoggia sempre e comunque. A mia figlia Arianna, il mio orgoglio e la mia vita: il mio ultimo romanzo infatti è dedicato a lei e non sarà l’unico. Ma non posso non dedicare ogni piccola conquista, ogni soddisfazione ricevuta ai lettori che mi hanno accompagnata in questi anni, senza di loro uno scrittore non è niente. Il giudizio del pubblico per me è vitale e fonte di ispirazione.
Siamo così giunti al termine di questa intervista. Nel salutare Linda, e facendole tanti in bocca al lupo per la sua attività di scrittrice, come è nostra consuetudine le chiediamo di lasciare ai lettori un omaggio. Linda, che cosa hai pensato per noi ?
Ho pensato a più di un omaggio in verità. Voglio lasciarvi la frase che viene citata all’inizio del mio ultimo romanzo “Il profumo del sud”:
La guerra è bellissima per coloro che non l’hanno vissuta. (Erasmo)
Voglio lasciarvi anche il booktrailer ufficiale e quello creato da me, nutro una grande passione per i montaggi video.
E, non da ultimo, vi lascio i link di acquisto dei miei primi romanzi, ora su Amazon anche in versione e-book, al prezzo irrisorio di € 0,89!
“Destino di un amore” : http://www.amazon.it/Destino-di-un-amore-ebook/dp/B00C12XOVM/ref=sr_1_1/278-4774104-7216816?s=books&ie=UTF8&qid=1380196919&sr=1-1
Voglio ringraziarti ancora per questo invito e per questa bellissima intervista. E un saluto a tutti i lettori del blog.
M.ORLANDO SERPIETRI
RispondiEliminaIspettore del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Settore Arte Federitalia.
Invita a “seguire” il Blog del Movimento “Cento Artisti per il Mondo”, non costa nulla e può farne parte e far sentire la sua voce.
http://centoartistiunitiperilmondo.blogspot.it/