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sabato 1 febbraio 2014

Cristina Biolcati intervista ROBERTO RICCI per "scritturati"

INCONTRO CON ROBERTO RICCI
a cura di Cristina Biolcati


“Scritturati” è lieto di presentarvi Roberto Ricci, colui che ormai tutti chiamano il “parrucchiere del brivido”. Sì perché Roberto, da oltre 20 anni, svolge l’attività di parrucchiere nella città dove vive, Ancona, ma è anche autore di “Respiro tagliente”, un’opera composta da 4 racconti di genere thriller- horror. Ne parlo con molto entusiasmo, perché il genere di Roberto è il mio preferito e soprattutto perché ho avuto modo di vedere il cortometraggio tratto da uno dei suoi racconti, dal titolo “Il cappotto”. Mi è piaciuto molto, lo trovo ben fatto. Crea quella giusta suspense che genera a sua volta attesa e, cosa più importante, il colpo di scena finale non delude.
Ma lasciamo che sia lui a raccontarci di sé.

Ciao Roberto e benvenuto a “Scritturati”. Parlaci un po’ di te e di come è nata l’idea di scrivere.
Mi chiamo Roberto Ricci, vivo ad Ancona dove svolgo da 22 anni la professione di parrucchiere. La passione di scrivere, l'ho sempre avuta, ma soltanto due anni fa ho avuto il coraggio di provare a partecipare a un concorso, spinto soprattutto da una mia amica.

“Respiro Tagliente”, il tuo libro, è un omaggio al cinema italiano di genere. Ma quando hai deciso di autopubblicarti?
Ho deciso di autopubblicarmi un libro, poiché nel 2012 ho festeggiato il ventennale della mia attività, e volevo omaggiare clienti, amici e parenti con qualcosa che restasse nel tempo. Cosa meglio di un libro? Contemporaneamente ho inviato il racconto "Il Cappotto", a "Racconti nella rete", e la sorprendente vittoria e il successivo cortometraggio, ha dato al libro un valore completamente diverso da quello per cui era nato.

Come abbiamo detto, tu hai inviato il tuo racconto “Il cappotto”, facente parte della raccolta “Respiro tagliente”, al premio “Racconti nella rete”, vincendo a sorpresa l’edizione 2012. Dal racconto è stato tratto un cortometraggio, che ha partecipato a vari Festival. La regia è di Giuseppe Ferlito. Cosa ricordi di quel periodo? Immagino l’emozione!
Ovviamente è stata una grande emozione. Essere vincitore di un premio letterario, e avere come premio la realizzazione di un cortometraggio dal tuo racconto, non capita tutti i giorni. Respirare l'aria del set...vedere delle persone che lavorano per mettere in scena una cosa che hai scritto...sinceramente non ci sono parole per descrivere quello che si prova. Porterò questa esperienza per sempre tra le più importanti della mia vita.

Puoi parlarci anche degli altri tre racconti che compongono il tuo libro?
Gli altri tre racconti sono: "L'accendino insanguinato” – “L'inquietante nottambulo” – “Il leader”. Tre gialli ispirati come anche “Il Cappotto”, al cinema thriller Italiano degli anni 70 - 80. In comune hanno tutti, un misterioso assassino da scoprire fino all'ultimo. Dei quattro racconti, “Il leader”, è sicuramente quello più splatter, anche se il troppo sangue non è una cosa che mi faccia impazzire, perlomeno quando è totalmente gratuito e non importante ai fini della storia.

A chi è appassionato come me di thriller, quali letture oppure quali film consiglieresti? Purtroppo ritengo che in giro ci sia tanto “splatter”, che non è assolutamente la stessa cosa.
Come letture consiglierei sicuramente i gialli di Agata Christie e Conan Doyle, per l'horror sicuramente quello di Edgard Allan Poe, e Stephen King. I film sono tantissimi, comunque direi il primo Argento, e diversi film di Bava - Fulci e i due bellissimi gialli di Antonio Bido, “Il gatto dagli occhi di giada” – “Solamente nero”. Purtroppo questo tipo di cinema in Italia, ormai tranne rare eccezioni non si fa più, anche se qualche regista come Zampaglione o Pastore, ci prova con mille difficoltà e tanta passione

Che progetti hai per il futuro?  Potremo presto leggere altre storie scritte da te?
Sto ultimando il nuovo libro, che stavolta vorrei fare uscire con una casa editrice (sto trattando con un paio). Saranno sei nuove storie sempre in bilico tra il giallo e l'horror, e aggiungerò nuovamente i quattro racconti di "Respiro Tagliente", sperando raggiungano un pubblico più vasto. Da uno di questi nuovi, “Guanti Neri”, verrà realizzato l'omonimo cortometraggio. Lo dirigerà Federico Tadolini, giovane regista già conosciuto nell'ambiente horror, grazie a due piccoli "cult" come "Orgia di sangue” e “Il collezionista". Sarà sempre un giallo, ma decisamente più forte de "Il cappotto". Diciamo che il primo è alla Hitchcock e il secondo alla Argento, ma cercheremo di mantenere sempre una certa eleganza di stile. In ultimo, due giovani disegnatrici stanno preparando delle bellissime tavole a fumetti, tratte da alcuni miei racconti, che saranno inserite in un albo che verrà presentato al prossimo Lucca comics di Ottobre. Non ho davvero di che lamentarmi, visto che il tutto è iniziato per caso.

A chi dedichi i tuoi successi, Roberto?
Dedico il mio successo, a tutte le persone che mi vogliono bene, e mi hanno davvero supportato in questo piacevole e inaspettato scombussolamento della mia vita. Tutto avrei detto, tranne che avrei festeggiato i venti anni di negozio, diventando "il parrucchiere del brivido". Il nuovo libro, di cui non vi ho detto il titolo perché ancora non scelto, e il nuovo cortometraggio, arriveranno invece a coronamento dei cinquanta anni di età appena compiuti. Concludo, permettendomi di invitare chiunque abbia una passione, di non smettere mai dì coltivarla...MAI!!!! Le soddisfazioni possono arrivare quando meno te lo aspetti....anche in tarda età. Come successo a me. Vi assicuro che è una grandissima fonte dì energia e giovinezza, anche per vivere al meglio l'abituale quotidianità. Grazie di cuore per lo spazio concessomi.

La nostra chiacchierata è giunta al termine. Personalmente credo che farò tesoro dei consigli di Roberto Ricci. Nel rinnovargli i nostri complimenti, concludiamo con l’omaggio che lo scrittore ha lasciato per noi. 
Il famoso cortometraggio “Il cappotto” .





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