a cura di Cristina Biolcati
“Scritturati” è lieto di
presentarvi Roberto Ricci, colui che ormai tutti chiamano il “parrucchiere del
brivido”. Sì perché Roberto, da oltre 20 anni, svolge l’attività di parrucchiere
nella città dove vive, Ancona, ma è anche autore di “Respiro tagliente”,
un’opera composta da 4 racconti di genere thriller- horror. Ne parlo con molto
entusiasmo, perché il genere di Roberto è il mio preferito e soprattutto perché
ho avuto modo di vedere il cortometraggio tratto da uno dei suoi racconti, dal
titolo “Il cappotto”. Mi è piaciuto molto, lo trovo ben fatto. Crea quella
giusta suspense che genera a sua volta attesa e, cosa più importante, il colpo
di scena finale non delude.
Ma lasciamo che sia lui a
raccontarci di sé.
Ciao Roberto e benvenuto a “Scritturati”. Parlaci un
po’ di te e di come è nata l’idea di scrivere.
Mi chiamo
Roberto Ricci, vivo ad Ancona dove svolgo da 22 anni la professione di
parrucchiere. La passione di scrivere, l'ho sempre avuta, ma soltanto due anni
fa ho avuto il coraggio di provare a partecipare a un concorso, spinto soprattutto
da una mia amica.
“Respiro Tagliente”, il tuo libro, è un omaggio al cinema italiano di genere. Ma quando hai deciso di autopubblicarti?
Ho deciso di autopubblicarmi un libro,
poiché nel 2012 ho festeggiato il ventennale della mia attività, e volevo
omaggiare clienti, amici e parenti con qualcosa che restasse nel tempo. Cosa
meglio di un libro? Contemporaneamente ho inviato il racconto "Il
Cappotto", a "Racconti nella rete", e la sorprendente vittoria e
il successivo cortometraggio, ha dato al libro un valore completamente diverso
da quello per cui era nato.
Come abbiamo detto, tu hai inviato il tuo racconto “Il
cappotto”, facente parte della raccolta “Respiro tagliente”, al premio
“Racconti nella rete”, vincendo a sorpresa l’edizione 2012. Dal racconto è
stato tratto un cortometraggio, che ha partecipato a vari Festival. La regia è
di Giuseppe Ferlito. Cosa ricordi di quel periodo? Immagino l’emozione!
Ovviamente è
stata una grande emozione. Essere vincitore di un premio letterario, e avere
come premio la realizzazione di un cortometraggio dal tuo racconto, non capita
tutti i giorni. Respirare l'aria del set...vedere delle persone che lavorano
per mettere in scena una cosa che hai scritto...sinceramente non ci sono parole
per descrivere quello che si prova. Porterò questa esperienza per sempre tra le
più importanti della mia vita.
Puoi parlarci anche degli altri tre racconti che compongono
il tuo libro?
Gli altri tre
racconti sono: "L'accendino insanguinato” – “L'inquietante nottambulo” – “Il
leader”. Tre gialli ispirati come anche “Il Cappotto”, al cinema thriller
Italiano degli anni 70 - 80. In comune hanno tutti, un misterioso assassino da
scoprire fino all'ultimo. Dei quattro racconti, “Il leader”, è sicuramente
quello più splatter, anche se il troppo sangue non è una cosa che mi faccia
impazzire, perlomeno quando è totalmente gratuito e non importante ai fini
della storia.
A chi è appassionato come me di thriller, quali letture
oppure quali film consiglieresti? Purtroppo ritengo che in giro ci sia tanto
“splatter”, che non è assolutamente la stessa cosa.
Come letture
consiglierei sicuramente i gialli di Agata Christie e Conan Doyle, per l'horror
sicuramente quello di Edgard Allan Poe, e Stephen King. I film sono tantissimi,
comunque direi il primo Argento, e diversi film di Bava - Fulci e i due bellissimi
gialli di Antonio Bido, “Il gatto dagli occhi di giada” – “Solamente nero”.
Purtroppo questo tipo di cinema in Italia, ormai tranne rare eccezioni non si
fa più, anche se qualche regista come Zampaglione o Pastore, ci prova con mille
difficoltà e tanta passione
Sto ultimando il nuovo libro, che stavolta
vorrei fare uscire con una casa editrice (sto trattando con un paio). Saranno
sei nuove storie sempre in bilico tra il giallo e l'horror, e aggiungerò
nuovamente i quattro racconti di "Respiro Tagliente", sperando
raggiungano un pubblico più vasto. Da uno di questi nuovi, “Guanti Neri”, verrà
realizzato l'omonimo cortometraggio. Lo dirigerà Federico Tadolini, giovane
regista già conosciuto nell'ambiente horror, grazie a due piccoli
"cult" come "Orgia di sangue” e “Il collezionista". Sarà
sempre un giallo, ma decisamente più forte de "Il cappotto". Diciamo
che il primo è alla Hitchcock e il secondo alla Argento, ma cercheremo di
mantenere sempre una certa eleganza di stile. In ultimo, due giovani
disegnatrici stanno preparando delle bellissime tavole a fumetti, tratte da
alcuni miei racconti, che saranno inserite in un albo che verrà presentato al
prossimo Lucca comics di Ottobre. Non ho davvero di che lamentarmi, visto che
il tutto è iniziato per caso.
A chi dedichi i tuoi successi, Roberto?
Dedico il mio successo, a tutte le persone
che mi vogliono bene, e mi hanno davvero supportato in questo piacevole e
inaspettato scombussolamento della mia vita. Tutto avrei detto, tranne che
avrei festeggiato i venti anni di negozio, diventando "il parrucchiere del
brivido". Il nuovo libro, di cui non vi ho detto il titolo perché ancora
non scelto, e il nuovo cortometraggio, arriveranno invece a coronamento dei
cinquanta anni di età appena compiuti. Concludo, permettendomi di invitare
chiunque abbia una passione, di non smettere mai dì coltivarla...MAI!!!! Le
soddisfazioni possono arrivare quando meno te lo aspetti....anche in tarda età.
Come successo a me. Vi assicuro che è una grandissima fonte dì energia e
giovinezza, anche per vivere al meglio l'abituale quotidianità. Grazie di cuore
per lo spazio concessomi.
La nostra chiacchierata è giunta al termine. Personalmente credo che
farò tesoro dei consigli di Roberto Ricci. Nel rinnovargli i nostri complimenti,
concludiamo con l’omaggio che lo scrittore ha lasciato per noi.
Il famoso
cortometraggio “Il cappotto” .
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