IL RICORDO DI DANIEL
di Marco Candida - Edizioni Anordest
Io non ricordo niente. E’ la
sola certezza che illumina l’opaco risveglio di Daniel dopo i lunghi giorni di
coma seguiti a un incidente. Dopo un iniziale smarrimento, al punto da non
fargli riconoscere nemmeno il suono del proprio nome, una lucida consapevolezza
del suo nuovo stato si agita dentro di lui, tanto da fargli considerare,
altrettanto lucidamente, “di non avere più nessuna parte, nessun ruolo nella
grande recita che è la vita”. Tutti concordano. Si tratta di amnesia. Una
diagnosi che, nella nuova realtà quotidiana di Daniel, si tradurrà in una
frattura netta con un passato per lui del tutto sconosciuto se non addirittura
inesistente, e nel senso di vuoto che si fa strada in chi, come lui, era
destinato ad una vita ben strutturata e dal futuro luminoso.
ceranno
a sbavare le più piccole sfumature del proprio ruolo sociale, la professione di
avvocato di Daniel o la sua abilità nel giocare a golf. Ma soprattutto il
destino gli pone una sfida. Decidere quale strada affrontare osservando il
bivio di fronte a se e le due opposte direzioni in cui muoversi: ricostruire se
stesso partendo da un passato che, in quanto tale, è una parentesi chiusa
dell’esistenza, oppure lasciarsi ogni emozione, dubbio e ricerca dei ricordi
alle spalle solo per costruirsi un fut
Daniel
dovrà affrontare un’esistenza dove tutto si fa nebuloso, il passato come il
presente, parenti o presunti tali, amici, l’incontro con la fidanzata Sara
quando da immagine stampata in foto assumerà il profilo di una donna in carne e
ossa chiusa in un cappotto rosso che non manca di esprimere le sue aspettative
nei confronti del ragazzo. Altrettanto incomi
nuro
per continuare a vivere? Un tema che in forme diverse ha spesso caratterizzato
la letteratura del secolo scorso, da quando il concetto di individualità ha
determinato un differente percorso culturale e sociale di un intero collettivo.
Il cambiamento e la ricostruzione del sé. Daniel, un uomo senza più la maschera
protettiva del passato, forte solo del presente di un uomo nudo davanti allo
specchio. Un romanzo che si agita tra le spire del mistero individuale, scritto
con uno stile capace di accompagnare il lettore nell’esplorazione di un futuro
dai contorni non determinati. Spetterà a Daniel dare forma e anima a tutto ciò,
incominciando magari a ritirare quel Premio Nabokov che Marco Candida si è
aggiudicato e meritatamente portato a casa.
Angelo Marenzana
Nessun commento:
Posta un commento