“C’è stata una volta
in cui io volevo uscire con i miei amici, che non vedevo da mesi ormai, e lui
si era parecchio arrabbiato. Era infuriato a tal punto da prendermi a pugni e
rompermi una costola.
Ricordo che all’ospedale mi avevano chiesto come fosse
successo e io mi ero giustificata dicendo di essere caduta dalle scale.
Ero
talmente accecata dai sentimenti per lui che mi ripetevo sempre “Sarà l’ultima
volta, è stato un incidente, non lo farà più”, ma così non era.”
Il romanzo “Ancora
un’altra cosa” è stato pubblicato nell’aprile del 2014 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni, nella collana
editoriale “Trasfigurazioni”.
“Ancora un’altra
cosa” è una storia attuale e di grande
spessore sociale. La protagonista del romanzo è Ludovica Neri, una donna con alle spalle una vita difficile con una
famiglia assente ed un ex fidanzato violento.
La tematica della
violenza sulle donne sta sconvolgendo l’opinione pubblica in ogni Paese del
Mondo, si sente il bisogno di esternare artisticamente questa problematica
sociale ed è ammirevole che sia un movimento senza nome al quale partecipano
tutti, i giovani ed i meno giovani.
La seconda presentazione sarà, invece, il 6 giugno 2014
presso l’Istituto Superiore Virginio Donadio, istituto nel quale Saula studia
da cinque anni. Interverrà la Psicologa
Mariella Bonelli.
Saula Astesano è
stata molto disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla genesi del suo
libro e sulla doppia presentazione a
Dronero. Buona lettura!
A.M.: Come nasce
l’idea di scrivere “Ancora un’altra cosa”?
Saula Astesano: Ho
iniziato a delineare le mie idee su un taccuino, ma non immaginavo che in otto
mesi sarei riuscita a concludere il mio lavoro. Il tutto nasce leggendo libri e
immergendomi nelle storie dei protagonisti. Da sempre amo scrivere: quando ero
piccola inventavo brevi storie di fantasia e riempivo i quaderni di ciò che mi
passava per la testa. Crescendo ho iniziato a leggere molti romanzi, e così ho
pensato di scrivere qualcosa che mi facesse divertire, una storia avvincente
che vede come protagonista Ludovica, una giovane ragazza che cerca di lasciarsi
alle spalle un passato difficile: due figure genitoriali assenti, le violenze
fisiche e soprattutto psicologiche di un compagno prepotente e maschilista e un
inizio di anoressia nervosa. Oggigiorno la tematica della violenza sulle donne
apre i titoli di giornale, e con questo romanzo ho voluto dimostrare che la
soluzione, di fronte alle prove che la vita impone, non è lasciarsi andare ma
lottare e credere che ci possa essere “ancora un’altra cosa”. Grazie anche
all’aiuto di uno psicologo, Ludovica si trasferirà in Toscana, lontano dalla
sua famiglia, e per la prima volta affronterà situazioni che la faranno passare
all’età adulta.
A.M.: Una
tematica sociale di grande effetto: la violenza sulle donne. Che pensiero hai
sul genere umano? Qual è il suo limite maggiore?
Saula Astesano: Ho
trattato il tema della violenza sulle donne anche nella mia tesi di maturità,
dunque ho potuto rifletterci sopra e conoscere aspetti che non credevo possibili.
Un detto indiano recita: “La morte di una
donna dà al marito la possibilità di accaparrarsi una seconda dote. La morte di
un bufalo, invece, è un disastro economico per l’intera famiglia”. Queste
brevi parole raccontano come questa problematica non sia solo legata al nostro
Paese, ma come in molte civiltà la figura femminile sia mercificata, e la donna
non goda degli stessi diritti civili, politici e sociali rispetto all’uomo.
Penso che la società sia dunque “malata”, e probabilmente il limite maggiore
non sta nell’intero genere umano, ma piuttosto negli individui che aiutano a
creare una mentalità distorta e consumistica.
A.M.: Ludovica
Neri, la tua protagonista è frutto di invenzione, ma qual è la percentuale di
Saula Astesano in questo personaggio? (in breve: quanto c’è di te in Ludovica?)
Saula Astesano: Ludovica
è nata prendendo spunto dalle persone che mi circondano. Ha dunque aspetti
caratteriali di amici, conoscenti, e solo in minima parte possiamo trovare la
sottoscritta. Dunque, probabilmente un 15% di Saula possiamo trovare nella
personalità di Ludovica.
A.M.: Il 28
maggio 2014 ci sarà una presentazione di “Ancora un’altra cosa” a Dronero, che
cosa ti aspetti dalla serata? Chi ti accompagnerà?
Saula Astesano: La
presentazione verrà fatta in un noto bar della città, ed interverrà la
Dottoressa Psichiatra Rosanna Saragò, introducendo la tematica della violenza
sulle donne e dell’anoressia nervosa. Dalla serata mi aspetto di incuriosire
gli aspiranti lettori, di sensibilizzare i partecipanti sui temi citati prima,
e spero che possa essere una serata costruttiva per tutti.
A.M.: Successivamente
il 6 giugno sarai occupata in un evento a porte chiuse, ovvero, presenterai il
tuo romanzo nell’Istituto Superiore Virginio Donadio. Che rapporto hai con
questo istituto e come si svolgerà la presentazione?
Saula Astesano: L’Istituto
alberghiero è la mia “casa” da cinque anni oramai. Sono infatti studente al
quinto anno di Arte Bianca, e quando mi è stato proposto di fare la
presentazione lì, l’emozione è stata ovviamente molta. L’incontro è aperto alle
classi quarte e quinte dell’istituto, e ad accompagnarmi ci sarà la Dottoressa
Psicologa Mariella Bonello. L’idea della presentazione del libro, proprio nella
mia scuola, è stata resa fattibile grazie anche all’aiuto del corso di dizione
a cui partecipavo all’interno dell’istituto: gli alunni del corso leggeranno
infatti una piccola parte del romanzo durante l’incontro.
A.M.: Come ti
trovi con la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni? La consiglieresti?
Saula Astesano: Il
mio libro è stato pubblicato nel mese di Aprile, dunque credo sia ancora presto
per giudicare, ma il lavoro svolto fino ad ora mi ha molto soddisfatta. Voglio
riconoscere la qualità della rilegatura del libro, infatti ho ricevuto i
complimenti da molte persone. Credo che sia una casa editrice seria e
affidabile, che merita di crescere e per questo la consiglierei sicuramente.
A.M.: Salutaci
con una citazione…
Saula Astesano: La
citazione con cui vi andrò a salutare non è di un poeta famoso o di un celebre
autore. La citazione è presa da un film che ho visto quando ero piccola, e che
mi ha colpita molto: “Quando vedi che la
forza muore, ci devi buttare il cuore” - Striscia, una zebra alla riscossa
–
A.M.: Saula ti
ringrazio moltissimo per questa intervista, buona fortuna con le due
presentazioni in programma!
Written by Alessia Mocci
Addetta Stampa
(alessia.mocci@hotmail.it)
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