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lunedì 11 agosto 2014

FRANCESCO SANTINI poeta senza tempo - l'intervista a cura di Vincenzo Monfregola

INCONTRO CON FRANCESCO SANTINI
a cura di Vincenzo Monfregola




Ospite a "Scritturati" un poeta senza tempo, dove i versi non rischiano nulla se non l'indelebilità dell'autenticità di esser tali.
Francesco Santini e la sua poetica ce lo presenta IL MANIFESTO





Francesco Santini si presenta a "Scritturati" così...
"La poesia ha la sua genesi nella parola, parola come messaggio, costruzione, approdo. Quindi la poesia è parola, che trasforma immagini e sensazioni, fonde esperienze e domande, ricerca strade, attraversa cammini.  
La poesia di Santini è scarna ed essenziale, fatta di margini ed orli, spigoli ed angoli, semplice e precisa, oscura e abbagliante. Anche nel disordine emotivo, nell'apparenza esistenziale, s’ alza il grido dell’anima. 

Il verso che scava, che frantuma i nascondigli. E in quest’ universo immobile delle parole il senso più vero dell’arte. E in fondo che cosa deve fare un artista se non costruire, attraverso la propria anima, sensibilità, attraverso il suo cuore?"

Oggi a "Scritturati" Francesco Santini, poeta che IL MANIFESTO ci presenta per i suoi versi "essenziali", parole che respirano di anima.
Innanzitutto ciao Francesco e grazie per aver accettato questo incontro, iniziando la nostra chiacchierata vengo da subito a chiederti: Poeta perché?
Grazie a te. Mi definiscono Poeta ma onestamente non so darti una risposta. Io faccio sempre la stessa cosa: - Osservo,Sento e Scrivo -una cosa necessaria per me. Che mi è sempre servita. Se poi le cose che scrivo possono servire anche agli altri, la cosa non può che farmi piacere. Penso comunque che un Poeta non sa nemmeno di esserlo. Scrive per se stesso,  anche se quello che scrive riguarda tutti. Perché se la Poesia ha un vestito è quello dell’universalità.

Quando un poeta si definisce tale di solito è perché un determinato percorso gli impone, in un certo senso, di riconoscersi autore di parole in versi, meglio ancora se questi versi siano parte assoluta del concetto "parole di arte", ecco cosa pensi sia diventata oggi l'arte in questo tempo, è tutta autentica o di gran lunga voluta e quindi costruita?
Direi che l’arte di oggi e molto confezionata, costruita, omologata Il contrario di quello che dovrebbe essere, ma questo dipende anche dalla società. Una società basata su una cultura dell’apparenza e del consumismo non può ammettere un pensiero diverso. Comunque l’Arte non può essere soggetta a condizionamenti o peggio ancora bloccata. L’Arte è la rappresentazione della creatività umana. Un concetto altissimo. Non può essere relegata ai parametri dell’economia e del profitto. L’Arte, - E parlo di tutta L’Arte nelle sue varie forme - E’ il vero senso dell’Umanità. Ciò che rende un essere umano portatore di un messaggio che diventa storia - Cultura - Ciò che mette l’uomo al centro del mondo.

Oggi i social network, molti li bocciano banalizzando la potenziale popolarità che possono portare. Ecco "scrivere" oggi, in un tempo che boccia la lettura, credi sia condivisibile sui social o lo trovi banale?
Scrivere sui social network può essere un’opportunità e un mezzo interessante per la conoscenza e la visibilità che danno - Poi dipende da cosa si scrive - Il talento penso muova tutto. La passione per quello che si fa. Scrivere comporta la sua responsabilità, perché in fondo l’artista è uno che costruisce. Non usa mattoni e cemento. Usa il suo cuore e la sua sensibilità. Questo equivale a mettersi in gioco, a denudarsi con gli altri. Per questo l’artista merita sempre rispetto. Soprattutto se crede a quello che fa.

Quando i primi versi e quali.
I primi versi risalgono a tanti anni fa. Scrivo da piccolo. Se mi chiedi quali non ricordo nemmeno. Una volta scritta una cosa quasi non mi appartiene più, ma l’origine è uguale per tutte: sono come istantanee che fermo con le parole. A volte ci riesco bene, altre no. Una cosa fisiologica per me. Necessaria.

Di che colore ti vesti quando scrivi?
Mi vesto dei colori dell’anima. Non saprei che colore ha. Di certo un colore autentico, reale. Forse le cose che scrivo nascono dall'incapacità di dirle -Infatti quando si scrive si devono dire cose inconfessabili, anche brutte, anche difficili. Scrivere è liberazione, almeno per me. E’ dare la propria anima. Purificarla.

Maestro di piano o Direttore d'orchestra, dove ritrovi più adatto decantare i tuoi versi?
Il posto più adatto a decantare i miei versi penso sia un posto umile e semplice,tra la mente è il cuore. Là dove si annida la paura della vita, il sentimento della solitudine. Ma anche l’emozione del quotidiano, la vita reale. Palmo a palmo. Vicino agli altri.

Poesia oggi a rischio, reale?
La Poesia non sarà mai a rischio. La Poesia è l’essenza della vita: fino a che ci sarà un fiore e qualcuno lo troverà bello ci sarà la Poesia. La Poesia è libertà. E’ come quando arriva il vento e non sai dargli un nome. Non sai da dove viene. Il giorno in cui non ci sarà più la Poesia non ci sarà più amore, perché la Poesia è Amore. Il più puro che esista.

Giunti anche questa volta alla conclusione di questa intervista, Francesco ti saluto ringraziando ancora per la squisita compagnia e come nostro solito fare ti chiedo un regalo per i lettori che si sono piacevolmente trattenuti sinora, cosa scegli per loro?
Sono io che ti ringrazio moltissimo per questa splendida possibilità offertami. Per i nostri lettori scelgo una cosa molto semplice, la mia piccola dichiarazione d’amore alla Poesia.


Facciamo parlare la Poesia
Facciamola parlare nel silenzio
Il nostro cuore è pieno di rumore
Il nostro cuore non sa più ascoltare
Dopo tante parole senza dire
Dopo tanto leggere senza sapere
Apriamo questa porta chiusa da sempre
Facciamo parlare la Poesia
Lasciamo che ci parli.

© F. SANTINI



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