BookTrailer del mese

sabato 17 gennaio 2015

IL MANIFESTO ci presenta Francesca Illiano - ARTeMILLENNIUM la sceglie per la David and Matthaus - l'intervista a cura di Vincenzo Monfregola

INCONTRO CON FRANCESCA ILLIANO
a cura di Vincenzo Monfregola

Nuova proposta della David and Matthaus Edizioni per la divisione ARTeMillennium, nasce da IL MANIFESTO quasi come un disegno dal destino scarnito da quello che oggi diventa una conferma.
Francesca illiano, prosa, poesie & racconti a "Scritturati":
“Della mia vita voglio farne inchiostro
che resti come tatuaggio nel cuore di qualcuno.”


E' così che si racconta Francesca Illiano
"Comincerei a parlar di me con questa promessa che ho osato farmi finalmente a voce alta.
Volendo sintetizzare la mia vita non riesco a non parlar della scrittura , che da sempre è stata l’espressione senza “Maschera” della mia personalità.
Scrivo da quando ho imparato a tenere in mano una penna (espressione piuttosto vintage ma ahimè, non sono nata nell’era del computer). 


Posso considerarmi una di quelle persone che non sono in grado di dar voce alle proprie emozioni, vuoi per timidezza caratteriale, vuoi perché col passare degli anni il mio mondo emotivo ha cominciato ad essere fortemente in contrasto con l’immagine che mostro al mondo.
Il MIO universo, quello interiore, è rimasto confinato alle righe d’inchiostro che lasciavo scorrere sui fogli.


Nel momento in cui ho davanti un foglio bianco avverto l’urgenza di riversarmici sopra. Sempre.
E’ un fluire lento della mia anima che diventa parola. 
Nonostante gli studi umanistici, tendo a restare lontana dai modelli e dagli schemi.
Odio profondamente il vantaggio che lo scritto ha sulla voce, di poter essere rimaneggiato in tempi diversi.
Amo l’immediatezza, l’espressione autentica anche quando non rispetta la metrica.
Ho espressioni forti che non mi curo di rendere presentabili  e rari momenti di lirismo. Spazio tra la prosa e una pretesa di poesia, seguendo il fluire libero dei pensieri.

Non so dirti se questa è arte. Di certo è l’unica cosa che mi rappresenta."


Ciao Francesca ti ringrazio innanzitutto per aver accettato il mio invito, "Scritturati" oggi vuole raccontare di un'artista che delle parole ne veste un senso, cosa racconta il tuo?
Ciao Vincenzo e grazie per avermi invitato. 
Bella domanda. Le mie parole danno un senso alla vita che fuori da “La stanza segreta” risulterebbe piuttosto banale e sono senso. Soprattutto tatto. 
Una scrittura di epidermide, sens_azioni tattili. Tornano spesso le mani che sono strumento di conoscenza dell’altro e al tempo stesso gancio, invito a stringerle per suggellare un’unione.

Porti ai lettori uno scrivere senza voce, tendi a nasconderti per timidezza, quanto veste di privazione questa scelta, o meglio credi possibile l'ipotesi che l'esser riservati danneggia in arte?
Uno scrivere senza volto per timidezza ma spero che la voce, anzi, le urla arrivino nitide. 
Non la ritengo una privazione. In un mondo dove l’apparenza è il miglior biglietto da visita per presentarsi alle porte del Sig.re Successo, scegliere di farsi conoscere solo come scrittura la trovo una scelta azzardata che potrebbe sottintendere una sicurezza nelle proprie capacità che ancora mi manca. Ma sono un’amante del rischio e soprattutto del contenuto. 
Infatti a discapito della riservatezza di me come persona i miei scritti sono tutti molto personali. Raccontano di me anzi sono me.

Tatuami il tuo tempo scrivendomi di cosa raccontano i passi della tua infanzia.
Ora mi costringi a rivelare che l’eco dei miei passi di bambina arriva da tempi piuttosto remoti.
Faccio uno sforzo di concentrazione solo per te e provo a riascoltarli. 
Un’infanzia normalissima, serena addirittura, cosa che farà scalpore al giorno d’oggi.
Se dovessi scegliere un’immagine da tatuarti nella memoria ..ecco, direi un aquilone. Di quelli che ci costruivano a mano con la carta velina colorata e la colla di acqua e farina, da far volare sulla spiaggia  nelle ora prima del tramonto, quando sulle nostre coste si alza quella leggera brezza che stempera la calura.

Francesca Illiano in arte ha diverse sfaccettature, quale di queste rappresenta per te l'abito cucito addosso e perché?
Questa è la tua domanda più insidiosa. 
Sì, anche stilisticamente sono un caleidoscopio.
Passo dalla prosa alla poesia, dall’ironia al dramma , dal sociale all’amore senza soluzione di continuità. Appunto perché la mia natura più vera si rivela attraverso la scrittura. Ho una personalità schizzoide  (termine forte, ma scoprirai che amo particolarmente le parole ad effetto ) ed eclettica. La scrittura segue la mia naturale inclinazione al cambio d’umore e di prospettiva. Cosa che di media accade ogni trenta minuti.

So che a breve ci sarà la pubblicazione di una tua raccolta di prosa e racconti, puoi anticiparci qualcosa?
In un mese di notti tempestose questo inverno , con due personal trainer d’eccezione (Romina e Pablo T) è venuto alla luce “Autopsia del terzo millennio”. Una raccolta di undici racconti brevi che in comune hanno il tema di fondo : la denuncia del degrado morale di una intera società. 
Ho scelto volutamente una prospettiva etica, come vedi,  e argomenti semplici e quotidiani. Limitandomi a trascrivere storie vissute o sentite secondo la mia personale interpretazione emotiva.

Cosa ascoltano i tuoi occhi quando la notte cala sulla carta?
Ritornano i sensi. Eppure non sono gli occhi ad ascoltare, sebbene siano la cosa che di me si nota di più, anatomicamente parlando.

Ascolta la pelle. Quando il buio scende mi metto in ascolto dei brividi che riesce a strapparmi una pagina, un’immagine, un ricordo.  E da quel brivido cerco di tirare fuori parole.


A volte mi riesce, il più delle volte rimane un frustante senso di inafferrabilità delle emozioni. Ma sono tenace,  le lascio decantare dentro fino a quando non sono pronte a diventare verso. E poi le catturo sulla pagina. 

"Francesca scrive di pancia, è un'irragionevole autrice che non accetta compromessi, per lei si tinge di bianco o di nero, si maschera di timidezza ma scrive di carattere, forte e tenace, per niente risolutiva alla resa.
Ho letto qualcosa di suo grazie a La stanza segreta, la pagina che cura sul social network Facebook, e trovo Illiano autrice nell'arte dello scrivere dove non teme il palco e se pur di assoluto silenzio veste il suo viso, urlano le parole sulla carta."


Ci salutiamo qui Francesca, il nostri incontri a "Scritturati" terminano con un omaggio per i lettori da parte dell'ospite, tu cosa ci lasci? 
La scelta mi mette in crisi. Lascio volentieri un pezzetto della mia anima, uno di quelli più nudi .
E un grazie, di cuore a te e a loro. 

Mi sbriciolo in parole.
Ho lasciato molliche di me
ai margini di un libro
su post-it dimenticati sui frigoriferi
sul retro di scontrini di bar.
Graffiti privati.
Scarti di emozioni.
Un caleidoscopio d’anima
da ricostruire come in una caccia al tesoro.

© Francesca Illiano


Nessun commento:

Posta un commento