Si classificano finaliste e si aggiudicano la MENZIONE DI MERITO alla Gara di lettere d'amore di "Scritturati":
EMANUELA DI CAPRIO
[...] Un giorno un dottore mi ha detto che ero incinta. Naturalmente di Pietro. Lui non sa niente, ma il medico mi ha detto che non posso tenerti, non in queste condizioni.
[...] Un giorno un dottore mi ha detto che ero incinta. Naturalmente di Pietro. Lui non sa niente, ma il medico mi ha detto che non posso tenerti, non in queste condizioni.
I rischi di
malformazioni sono altissimi e devo abortire. Che brutta parola: abortire.
Mi
stacco con pena infinita dalla mia unica cosa buona che sono riuscita a fare,
forse eri bello e buono, chissà, avresti giocato ridendo come tutti i bambini
del mondo, ti sarebbe piaciuto dipingere e più avanti studiare. Ma non posso
sapere niente di te.
So che ti amo, che fai parte di me, che ti posso stringere
quando voglio, ma solo per poco.[...]
[...] Ti scrivo dalla nostra
panchina, che prima di essere usata da me, era occupata da una coperta
arancione di foglie. Si vede che non la usiamo da parecchio eh? C'è un silenzio
tombale qui, lo stesso silenzio che c'è quando ci siamo noi se ci pensi, quando
far silenzio e guardarsi, sentirsi, ascoltarsi è la cosa più intima che ci
possa essere. Quando cerco rifugio nell'incavo del tuo collo e chiudendo gli
occhi sento il tuo cuore che batte insieme al mio, ma un battito così forte che
copre tutti gli altri rumori esistenti, come se volesse uscire dalla gabbia
toracica ma invece rimane lì. [...]
MARA ZILIO
[...] Ma devi aver coraggio, tanto, perché potresti trovarti in difficoltà: la bufera ti
travolgerebbe inaspettatamente portandoti alla deriva e potresti preferire il
buio per non vedere il vestito che copre questo cuore, questo corpo
schiaffeggiato dalla vita, tappezzato da cicatrici, colorato di chiaro scuri,
ombre indelebili, segni che mai
spariranno.
Accostati ora delicatamente, al mio viso e parlami ti prego, parlami. Quello che desidero è che mi chiedi se voglio essere accarezzata, vestita o nuda, seduta o in piedi, ad occhi chiusi o aperti, dannazione non importa come ma sfiorami, toccami, respirami, plasmami con le tue mani, i tuoi occhi, il tuo silenzio. [...]
Accostati ora delicatamente, al mio viso e parlami ti prego, parlami. Quello che desidero è che mi chiedi se voglio essere accarezzata, vestita o nuda, seduta o in piedi, ad occhi chiusi o aperti, dannazione non importa come ma sfiorami, toccami, respirami, plasmami con le tue mani, i tuoi occhi, il tuo silenzio. [...]
ANNA LAMONACA
[...] Mi sentirò forte e debole al contempo perché dovrò
cercare di difenderti dalla realtà anche se non
avrò chi difende me ed avrò paura, paura di non esserne capace. Sei un
po’ di me e di tuo padre insieme, un qualcosa di costruito dall’amore, un pezzo
di noi concreto e reale e allora piangerò perché capirò che quell’amore esiste
in te. È di fronte agli occhi, nel cuore. Adesso non ho chiaro il bene che
provo, perché non ho mai vissuto un’esperienza simile e capisco che nella vita
c’è sempre qualcosa che si deve imparare. [...]
ROSSANA LOZZIO
[...] E lasciandomi andare
all’immaginazione più sfrenata, leggo che mi pensi e che desideri entrare in
contatto con me, non importa come né quando né dove… hai desiderio di vedermi,
di parlarmi, di permetterci di stare, finalmente, l’uno di fronte all’altra da
soli e intanto penso che non starò a chiedermi neppure quale sarà l’argomento
ma già tratteggio - con la stessa fantasia che mi consente di sognare la tua
lettera - un abito che indosserò per affrontare il magico momento e m’impongo
di accettare questo atteso appuntamento! [...]
Continuerà la premiazione della gara di lettere d'amore "Scritturati", per il momento ci congratuliamo per il risultato ottenuto dalle MENZIONI DI MERITO alle quali viene assegnato un DIPLOMA DI MERITO.
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