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domenica 11 maggio 2014

Si classifica all'OTTAVA POSIZIONE della Gara di Lettere PATRIZIA SGURA


C’è qualcosa nella notte, quando s’affaccia la luna a illuminare insistentemente l’oceano che si accende, popolato da miliardi di lucciole e richiama il mio sguardo e mi rovescia l’anima fino a strizzarmi fuori una sensazione disarmante. Ci si perde nell’osservare la bellezza dell’immensità. Così, io non so distogliere i miei occhi da te, fino a sentire un muto dolore quando non sei più nella mia visuale. Allora, mi riduco a sbirciare la luna nascosta dalle nubi, evanescenti riflessi dei tuoi occhi e se per sbaglio s’incrociano i nostri sguardi, si fa improvvisamente giorno, troppo, un sole che mi acceca.
Senza quasi la forza di sostenere il tuo sguardo, mi coglie, in quei brevi attimi, una fortissima vertigine, di chi volando, all’improvviso sente di cadere nel vuoto della certezza che manca, così come mancano tutte le parole d’amore che vorrei gridarti e a stento riesco a scrivere, come fossero inaudite illusioni che mai potranno sostenersi.
Questa notte, però, vorrei piegar le stelle per sentirle a pelle fin nelle vene per rincorrerti anch’io cometa e stingermi nel blu, fino a diventare parte essenziale del tuo sguardo.
Non c’è più alcuna esitazione quando il dolore diventa insostenibile. Morire o vivere…e io vorrei vivere morendo nei tuoi occhi ogni volta che mi guardi.
Scolpita come ghiaccio, tace l’esitazione che mi lega in lunghe torture, ore, giorni, nei pensieri che di te si nutrono senza mai saziarmi, nelle attese sempre aperte di un tuo sorriso.
L’amore che ho per te canta una lunga notte che mai si sbianca, nemmeno con l’arrivo del giorno.
Prepotente si fa la voglia, disperata fame che di te sento, a ogni istante.
Il buio che va oltre la notte, dimentica le stelle in un cassetto ben nascosto nel mio petto, la mia voce ti arriva scritta in questa lettera, ma senza suono. Eppure non smette di vibrare una sola parola, come non smette di brillare una stella, solo perché non si vede nel giorno.
Esiste forse una chimera, che reputata irraggiungibile, sembri meno vera?
Io ti vedo come la luna, eterno diamante, che non posso arrivare a toccare, se non con i miei sguardi, lunghe ciglia mi accompagnano nelle costellazioni che ti sfiorano, accendendo esplosioni, mio unico nutrimento, mio unico tormento.
Vorrei saper di te tutti quei discorsi che ti abitano e che tanto temo di non sapere mai, come l’ultimo raggio di sole che muore a sera e teme di non rinascere il giorno dopo, inconsapevole della vita che continua in altri strati di cielo.
Talvolta mi fermo pensierosa sull’immagine morbida delle tue labbra, ferme in un sospiro, prima di pronunciar parola, e quando chiami il mio nome, inconsapevole di quel che mi rovesci dentro, l’emozione non mi regge più … e il cuore si gonfia di rose, lasciando fuori le spine a pungermi le mani che colano sudore. Non una sola goccia vorrei buttar via, poiché ogni mio pensiero si lega a te nel tormentato sentimento che mi fa vita e passione.
L’amore che sento per te mi stringe fino a farmi male in quell’attesa di una tua parola che possa farmi esplodere gioia. Se solo tu potessi liberarmi, anche solo con un gesto, mi apriresti dunque le porte del tuo cuore, entrerei nell’estasi più pura e totale per divenire farfalla e tu il mio volo.
Mi costa fatica, anche in questo momento, pensarti e respirare insieme, perché tu solo sai togliermi il fiato, come in un fermo-immagine che non sa andare oltre la bellezza che ha già davanti.
Ancora non so se queste mie parole ti raggiungeranno, le lascerò filtrare da ogni mio timore per scorgerti nel mio cielo notturno, tu che sei la mia luna.

AUTRICE PATRIZIA SGURA


"L ‘epistola ben romanticamente esprime la passione d’amore, un  sentimento assoluto, totale, avvolgente, che in cui si avverte tutta la vertigine del pensiero che procura la contemplazione dell’oggetto concupito e raggiunto. Quando l’amore esce dalla visuale dell’amata scatena un turbinio di sensazioni che sono descritte con preziosità psicologica e acuto scandaglio dell’anima."

per la Commissione
Giovanna Albi

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