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martedì 24 giugno 2014

Cristina Biolcati incontra per noi GABRIELLA GRIECO - la sua intervista

INCONTRO CON GABRIELLA GRIECO
a cura di Cristina Biolcati

“Scritturati” dà il benvenuto a Gabriella Grieco, una scrittrice di origini salernitane. Andiamo subito a presentarla ai lettori.

Ciao Gabriella, grazie per essere con noi. Potresti parlarci un po’ di te? Come ti definiresti?
Ciao Cristina, grazie a te. Io ho sempre scritto, lo facevo già quando neppure sapevo tenere la penna in mano, ma definirmi scrittrice mi riesce molto difficile. Per me lo scrittore è sempre stato  un personaggio appartenente a una categoria superiore, mentre io sono semplicemente una persona con tanta fantasia e con la passione per scrivere.
Com’ è avvenuto il tuo esordio letterario?
Non avevo mai pensato di pubblicare qualcosa, ma l’incontro con Aldo Moscatelli, editore de “I Sognatori”, è stato determinante. Ho letto in rete della sua idea di “reclutare” un gruppo di scrittori per dare vita al bellissimo progetto della Factory Editoriale e ne sono rimasta affascinata. Ho partecipato alla selezione inviandogli due manoscritti, un racconto e un romanzo. E non solo l’ho superata, ma ho avuto il piacere di vedere pubblicato il mio racconto “Il condannato” nell’antologia di autori vari Il Cerchio Capovolto 4.

Sempre tramite il progetto editoriale “I Sognatori” hai pubblicato un romanzo thriller dal titolo “La morte è un’opzione accettabile”. Di cosa parla? Come mai un titolo dal messaggio così “forte”?
E’ vero, il titolo è duro, così  come lo è il personaggio. La frase che dà il titolo alla storia è pronunciata dalla protagonista Isabella, una donna sulla cinquantina, che cerca di ottenere giustizia per un grave torto subito ponendo sul piatto della bilancia la sua stessa vita. O quella dei suoi ostaggi. Pur di raggiungere il suo scopo Isabella è disposta a morire o uccidere senza nessuna remora. Quale sia il torto e perché abbia deciso di ricorrere a un’azione così estrema si scopre man mano che si procede nella lettura.

So che ami molto leggere. Quali sono le letture che hanno influenzato la tua scrittura, e quali gli autori che più ti piacciono?
Leggere, scrivere…sono due facce della stessa medaglia, due passioni che mi porto dietro da sempre e che, almeno per quanto riguarda la prima, sono felice di dividere con mio marito e di aver trasmesso ai miei figli. Sono una lettrice onnivora, e non credo di poter risalire a uno scrittore in particolare che mi abbia influenzata, è più che altro un pot-pourri o, se vogliamo, un minestrone di stili e generi che ho assaggiato, digerito e rielaborato in un mio personale timbro. Volendo dirti dei nomi, tra i primi che mi vengono in mente ci sono Tolkien, Eco, Deledda, Woolrich, Chattam, Koontz… ma l’elenco è davvero troppo lungo per esaurirlo ora!

Pensi che in futuro potrai scrivere anche altri generi, oppure rimarrai fedele alla tua passione per il thriller?
In realtà pur essendo la mia lettura preferita io sono approdata tardi al giallo, e con questo colore io intendo sia thriller che noir o giallo vero e proprio, e solo dopo aver sperimentato diversi generi. Ho fatto incursioni nel mainstream, nel fantasy, nella fantascienza… stavo ancora cercando la mia strada. Ora l’ho trovata, e per il momento non credo di abbandonarla.

Quale consiglio vorresti dare ai lettori, che magari come te, sono appassionati di scrittura, ma non hanno ancora trovato il canale giusto per pubblicare?
Direi loro di non demordere. Scrivere è la risposta a una pulsione dell’animo, un bisogno ineludibile. Chi ama scrivere lo fa comunque. A prescindere dalla pubblicazione. E allora, visto che in ogni caso scriviamo, perché mai rinunciare al sogno di trovare l’editore giusto per noi? Se c’è il talento, ci sarà anche chi lo riconoscerà.

Quali progetti hai per il futuro? Stai preparando già una nuova opera
Progetti? Diventare ricca e famosa, ovvio!
Tornando seria, spero di continuare lungo questa strada che già mi sta dando delle bellissime soddisfazioni.
Sì, sono già al lavoro su un altro romanzo, un noir, che ho terminato di scrivere un mese fa e ho lasciato a “decantare”, per poi iniziare la prima revisione.

A chi dedichi i tuoi successi?
Come ho già scritto anche nel libro: ai miei cari, a due e quattro zampe.

“Scritturati” ama salutare gli autori, ponendo loro una domanda di rito. Quale omaggio hai pensato per i nostri lettori, Gabriella?
Spero di fare cosa gradita indicando loro questo link che porta alla pagina della Casa Editrice in cui poter leggere la trama e anche, per chi avesse voglia di approfondire, scaricare un corposo assaggio. Sono circa settanta pagine che l’Editore mette a disposizione dei lettori per ingolosirli!

Grazie,
Gabriella. 



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