a cura di Vincenzo Monfregola
La regina egiziana più nota della storia, Cleopatra VII Thea
Philopatore, nasce ad Alessandria D'Egitto nel 69 a.C. E' la figlia del
faraone Tolomeo XII e alla morte del padre, avvenuta nel 51 a.C., viene
costretta a sposare il fratello dodicenne Tolomeo XII con il quale
ascende al trono. Il fratello però, durante il terzo anno di regno,
incoraggiato anche dai suoi consiglieri, uno dei quali pare sia il suo
amante, esilia la giovane sorella che trova rifugio in Siria.
Dall'esilio Cleopatra riesce a perorare così bene la propria causa da ottenere che, con l'arrivo di Giulio Cesare,
possa rivendicare a pieno i propri diritti di regina. Cleopatra,
nonostante la giovane età, non è affatto una donna arrendevole ma anzi
intelligente, colta, e poliglotta (pare che sia in grado di parlare
sette o addirittura dodici lingue ed è la prima regina macedone ad
imparare l'egiziano per meglio governare il suo popolo) e, soprattutto, è
perfettamente conscia del proprio fascino.
La sua arma di seduzione è equivalente alla sua abilità di calcolo, una donna astuta che vanta del privilegio della bellezza, un'arma letale per chiunque sfiorasse il suo cammino.
Cleopatra per una serie di convenzioni sposa Cesare, dalla
relazione nasce un figlio, a cui danno il nome di Tolomeo Cesare o
Cesarione.
Cesare intanto sconfigge gli egiziani, uccide il giovane faraone
Tolomeo XII e insedia sul trono proprio Cleopatra. Nel rispetto però
delle tradizioni egiziane, Cleopatra deve dividere il nuovo trono con il
fratello minore Tolomeo XI, che è costretta a sposare. Una volta
assicurata la stabilità del regno, si trasferisce a Roma con figlio al
seguito e qui vive ufficialmente come amante di Cesare.
L'intento politico di Cleopatra, che si rivela un'ottima stratega, è
comunque quello di proteggere l'integrità del suo regno dal sempre più
invadente espansionismo romano.
Ma chi era in realtà Cleopatra, questa donna amata e odiata, con un’educazione poliglotta ed una cultura cosmopolita, dotata di una forte personalità e tanto orgogliosa al punto da suicidarsi anziché essere umiliata davanti a Roma?
E' un percorso lungo quello di Cleopatra, che lascia nella storia un'impronta di rilievo, una vera rivoluzionaria per i suoi modi di ragionare, una donna non al passo col tempo che ha spinto avanti le sue ambizioni riuscendo a prenderne le redini.
E' stata l’ultima regina della dinastia
tolemaica, la settima e la più celebre delle regine che portarono questo nome,
entrata così prepotentemente nella storia per l’ambizione ed il fascino che la
caratterizzarono, una donna carismatica, ricordata da molti con parole di
ammirazione per la sua audacia, la grande cultura e la fervida intelligenza, e
da altri in modi più spregevoli come una donna immorale e perfida.
Plutarco scrive: “aveva una voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi”; e aggiunge “era piccola, esile e spregiudicata”.
Dione Cassio scrive “era splendida da vedere e da udire, capace di conquistare i cuori più restii all’amore, persino quelli che l’età aveva raffreddato”.
Cicerone narra invece che il giudizio dei Romani non era affatto benevolo e Dante la descrive così nell’infernale girone dei lussuriosi: “era rapace, crudele e lasciva". Shakespeare la demonizza “il serpente del Nilo”.
Plutarco scrive: “aveva una voce dolcissima simile ad uno strumento musicale con molteplici corde in qualunque idioma volesse esprimersi”; e aggiunge “era piccola, esile e spregiudicata”.
Dione Cassio scrive “era splendida da vedere e da udire, capace di conquistare i cuori più restii all’amore, persino quelli che l’età aveva raffreddato”.
Cicerone narra invece che il giudizio dei Romani non era affatto benevolo e Dante la descrive così nell’infernale girone dei lussuriosi: “era rapace, crudele e lasciva". Shakespeare la demonizza “il serpente del Nilo”.
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