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domenica 20 novembre 2016

UN SOLE CHE SORGE - Poesie di Mery

"L'autrice di questo piccolo lavoro, in maniera molto originale, addirittura dialogica, racconta la sua esperienza in un territorio troppo spesso martoriato e strumentalizzato, addirittura ghettizzato.
Viene evidenziato attraverso piccoli, ma significativi "flash" come sia possibile immergersi in una realtà controversa e trasformare e trasformare il cuore indurito dalla mancanza di lavoro, dalla droga e dallo sfruttamento, in energie vive per la propria ed altrui redenzione.
Tutto diventa possibile attraverso una esperienza "comunitaria" che, mediante la conoscenza dei bisogni degli emarginati, dei diseredati e degli "ultimi" trova la possibilità di riunire le forze dei singoli per rispondere a tali bisogni con amore e servizio.
Leggendo queste poche pagine, il lettore potrà scoprire il piacere di appartenere a qualunque terra emarginata e di ritrovare il gusto dello stare insieme per la resurrezione della propria gente."

Questa la prefazione di Giacomo Calvino per il libro di Mery, un quaderno che racconta le emozioni nate e consumate nelle strade di uno dei quartieri difficili di Napoli, UN SOLE CHE SORGE.
L'autrice di questo lavoro si firma con uno pseudonimo perché non si reputa una scrittrice e per questo preferisce l'anonimato. Si sa però che è cresciuta a Scampia dove ha vissuto anche esperienze positive che hanno cambiato la sua vita. Lo scopo di questo scritto è quello di incoraggiare tanti giovani a non arrendersi al male mai.
Un libro di speranza, un grido d'amore per una terra in difficoltà. Una testimonianza vera, pagine che partoriscono una rivoluzione culturale, una primavera umana, un'alba per il suo quartiere di appartenenza.


E' juochi de' criature
Addò juocano e' criature do' quartière?
juocano ppa strada,
sul là ponn juocà.
Cu' o pallone, a' corda e a' nascondìn
song' amici e sempe cchiù felicì.
A na certa ora si sente a voce
de mamme ca 'e chiammano:
"Pascal, Marì, Annarè, Giuà
saglite n'copp ca è pronto ppe magnà".
Loro risponneno: "Mò sagli mammà
ma n' atu ppoco rimaneno a juocà;
pecchè ancor insiem vogliòno restà.

Mery
da UN SOLE CHE SORGE
Marotta&Cafiero Editori


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