“[…] Non esisto/ non esisti/ non distinguo più i corpi,/ cremosi
impasti/ in sproloqui di spasimi.// Lingue sospinte/ vene incollate/ avvolgono
le emozioni/ di umori selvatici. […]” – “Il Grido”
L’inesistenza
dell’Io che avvolge emozioni antiche, un istinto selvaggio che unisce due corpi
in un unico umore, suono e grido. Una poetica struggente e melanconica.
“Spazio del sognare liquido” è una
silloge poetica edita nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana editoriale “Heroides”. L’autrice Rita Stanzione celebra l’elemento di
vita, l’acqua, e la dimensione onirica, considerando la relazione di creazione
che interviene nella mente, immaginata
come fiume che scorrendo genera la fantasia.
La stessa acqua come fonte di vita, è
vista fonte d’amore ed eros, la silloge rappresenta un circolo di desideri di
completamento fisico e mentale.
Rita Stanzione è stata molto
disponibile nel rispondere ad alcune domande sulla sua poetica. Buona lettura!
A.M.: “Spazio del sognare liquido”, un
titolo che affascina perché spiazzante e non di semplice interpretazione. Che
cosa simboleggia il sogno liquido?
Rita Stanzione: L’acqua è elemento che scorre, è la nostra prima compagna
nell’abitacolo materno e fonte di ogni vita; e tutte le sostanze per poterci
nutrire hanno bisogno di sciogliersi nell’acqua. Una mia breve poesia scritta
di recente chiudeva con questi versi
“fiammelle d'amore sui ghiacciai: “è
d'acqua/ la vita”.
Il titolo del libro, che coincide con il titolo di una delle poesie della
raccolta, è dato dal fluido che attraversa la mente e “bagna” l’immaginazione,
rendendola un divenire creativo. Ecco, vedo come un fiume la fantasia e quindi
il sogno-visione che trascina anche il corpo e le sue peculiarità che sono la
risultante di percezione e materia insieme. La poesia “Spazio del sognare
liquido” è un percorso di ricerca dell’altro in uno spazio di ricordo fluente
(un momento in cui con la fantasia il compagno viene posto lì accanto e
raccoglie –inconsapevolmente - le sensazioni della donna) e lei stessa è come
acqua, scivola nella notte senza una forma.
A.M.: L’amore e l’eros è una grande
tematica della tua silloge. Il tuo scrivere prende ispirazione dalla tua vita
reale oppure è pura fantasia?
Rita Stanzione: Credo che ci sia sempre una parte di sé in
ciò che si scrive; a volte traggo i contenuti da miei vissuti, altre volte uso
dei filtri personali per raccontare non di me, ma dell’uomo e della donna (amanti
e amori, conflitto o idillio, attrazione, inganno, fatalità) in un ricorrente bisogno l’uno dell’altra,
vuoi per il desiderio di completarsi, vuoi per vincere la solitudine verso la
quale infine veniamo proiettati.
A.M.: Nella poesia “Addomesticami”
palesi un’invocazione amorosa di grande emozione, infatti, l’Io poetico
richiede di essere addomesticato. Come senti oggi questi tuoi versi?
Rita Stanzione: L’invito “addomesticami “, adesso come
quando ho scritto questa poesia, deriva da una necessità di appartenenza, per
il timore di vagare nella vita come monade o metà non appaiata. Si tratta di
un’appartenenza che nulla ha a che vedere con il possesso (quest’ultimo ha una
valenza solo come momento di gioco amoroso!),
ma è riconoscersi in un contenitore di
emozioni adatto al proprio essere, quale può essere l’unione completa con altra
persona.
A.M.: Se ti dico: “E bruciano le nostre
membra/ in vorticose scintille/ mai sedate.”, tu rispondi con?
Rita Stanzione: Rispondo che amare dovrebbe essere una
fiamma che mai si spegne. Può piegarsi,
affievolirsi, ma quando finiscono le scintille finisce la passione. “Una notte
di me e di te” è un episodio: se ha forza, si ripete ancora e ancora.
A.M.: Qual è la tua formazione
letteraria?
Rita Stanzione: Sono stata trascinata da Gabriel Garcia
Marquez: Cent’anni di solitudine è un capolavoro di bellezza che solleva dalla
realtà e fa capire che un libro a volte è meglio di un viaggio. Leggevo con
avidità Italo Calvino; amavo Nadine
Gordimer, Elsa Morante e Marguerite Duras; ero incollata all’inquietudine di
Kafka, affascinata da Dostoevskij, sofferente in Tolstoj, incantata da Tolkien.
Tra i poeti che prediligevo, mi vengono in mente la Merini, Neruda, Prevért,
Baudelaire. Col tempo ho conosciuto meglio e tanto apprezzato altri grandi. Per
citarne alcuni: Emily Dickinson, Nazim Hikmet, Ghiannis Ritsos, Ada Negri,
Sylvia Plath, Wislawa Szymborska, Marguerite Yourcenar e anche poetesse arabe
contemporanee, la cui poesia è raffinatezza e coraggio. Ma l’elenco delle letture continuerebbe ed è
sempre in evoluzione.
A.M.: “Spazio del sognare liquido” è
una silloge edita nel 2012 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni. Hai
pubblicato altre raccolte poetiche da allora?
Rita Stanzione: Ho all’attivo altre raccolte di poesie
oltre a “Spazio del sognare liquido”, ottenute come risultato di concorsi
letterari a cui ho partecipato. Dello stesso anno, il 2012 “L’inchiostro è
un fermento di macchie in cerca d’asilo” Libreria Editrice Urso;
successivamente “Versi ri-versi” di Carta e Penna editore (novembre
2012), “Per non sentire freddo” ebook di Gds Diffusione Autori (dicembre 2012), “È a chiazze la mia bella
stagione” di Libreria Editrice Urso (marzo 2013).
A.M.: Hai qualche
novità che vuoi svelare in anteprima ai nostri lettori?
Rita Stanzione: Progetti particolari attualmente non ne ho, ma continuo sempre a scrivere
-mi piace anche comporre haiku e aforismi- e partecipo a premi
letterari, con i quali mi metto alla prova ( è la dimensione di ciò che altri
leggono nei miei versi e anche un’ulteriore motivazione per proseguire in
questa attività che mi prende molto). Sono stata più volte premiata con buoni
riconoscimenti. Ne ricordo alcuni:
1°
posto poesia a tema libero al Premio Letterario Internazionale di Poesia e
Narrativa. “L’integrazione culturale per un mondo migliore”, 2011, del
Centro Ecuadoriano di Arte e Cultura in Milano.
1° posto poesia
al Premio “Lo sguardo di Eros” ed.2012
1°
posto poesia in italiano al Concorso “Poesia senza confine” 2013 La Guglia-
Agugliano
2°
posto poesia a tema al Premio poesia Sacravita 2010-2011 Firenze
2°
posto poesia in italiano al Concorso “Poesia senza confine” 2011 La Guglia-
Agugliano
Tra
i sei finalisti poesia in italiano al Concorso “Poesia senza confine” 2014 La
Guglia- Agugliano
2°
posto poesia inedita a tema libero al Concorso Adriano Zunino 2011
2°
posto silloge poesie inedite alla selezione editoriale “Carta e penna” 2012
2°
posto raccolta poesie inedite al Premio
internazionale di Poesia e Narrativa “Giovanni Descalzo”
città di Sestri Levante Edizione 2012
2°
posto al Concorso Nazionale di Poesia “Premio
Istrana 2013” XV edizione, sezione Lingua Italiana
3° posto poesia
al Premio Letterario “Spiragli di Poesia” 2012
3° posto poesia
al III Concorso Nazionale “Fame di parole” della S.I.P.S.e.C.
3°
posto al Premio Nazionale di teatro, narrativa e poesia “Citta’ di Mesagne” XI Edizione – Anno 2013
sezione Poesia
io
Una mia poesia è stata fra le 6 scelte del concorso di Scripta Volant “San
Valenzine 2012”
Varie volte ho aderito a raccolte di
poesie di Autori Vari, perché la poesia va diffusa, sono in pochi a leggerla
davvero.
A.M.: Salutaci con una citazione…
Rita Stanzione: “Non hai niente, se di quel
niente la bellezza ti sfugge” Rita
Stanzione
A.M.: Rita, ti ringrazio
anche a nome di tutti i lettori per queste risposte rivelatrici. Aspetto con
piacere la tua nuova pubblicazione e ti auguro di amare in questo modo profondo
ad aeternum.
Written by Alessia
Mocci
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